Sospesi su una linea dritta come l’orizzonte

 

 

Ciao Papo,
ieri Lettera 196, oggi la 204. 204 perché le Lettere 90 (Rifuggiremo gli stronzi!) sono 4 anziché una sola e Purtroppo, Saluto, Grazie e Lettera 0 non le avevo contate. Faccio conti per distrarre la mente, per saltare la 200, che sarà anche un numero rilevante ma solo un numero è. Quanto volentieri li avrei evitati tutti ‘sti numeri e invece sono il pian piano che ci separa dal tornare insieme a pescare. La matematica non ci piace ma ne riconosciamo il fascino, la destrezza del ragionamento lampante ed inconfutabile che spiazza l’interlocutore. Oggi faccio come facevi tu quando mi stordivi coi numeri:
Letto dei bimbi, pratica delle nanne avviatissima, sgusciasti dalle braccia di Morfeo e dicesti: “39 meno 8: 31, tu papà quando sono nato io avevi trentuno anni e la mamma trentadue, Totta invece non era ancora morta nella sua vita precedente”. C’impiegai qualche istante a capirla ed apprezzare Ragionamento algebrico e Credo nella reincarnazione. Al film quando mancavano 45 minuti Tu dicevi che mancava mezz’ora e mezza e le partite di calcio durano 6 mezze mezzore. Totta invece anche con la matematica è di una razionalità fuori dal comune: “Papà mi aiuti a fare 5+4?”. Io: “Certo che ti aiuto ma che metodo ti ha insegnato la maestra?”. Totta: “Quello di capire!”.
Avevi anche trovato il giusto modo da consigliare a tutte le donne riguardo come approcciarsi alla bilancia: “21 chili e 3, bravo Papo!”, non eri un gigante ed eri stazionario sui 20 kg da oltre un anno. Tu: “Grande! Sono migliorato di un chilo!”.

Il primo giorno di scuola della terza per te e della prima elementare per Totta vi svegliammo alle 7.00 per uscire di casa alle 8.20. Dopo due anni di strazio passando ogni mattina mezz’ora sul water alle 7.50 eri incredibilmente già pronto, Mamma: “Papo, sei stato così bravo che ti meriti un premio!”. Tu: “Non andare a scuola?”. Ore 8.10 tutti sull’uscio di casa, Luna, la cazza di cana, compreso, tranne Te. “Papo dove sei finito!!?”. Tu: “Sto dipingendo di marrone il water…!!”.

I numeri Papo, tu che numero sei?

Uno era un ragazzo curioso, preciso, indagava a fondo sul funzionamento delle cose, lavorava bene ma non gli bastava, voleva capire le regole ambigue che governavano il suo strano paese. Gli era venuto questo, ed altri tarli, da quando era stato tradito da chi lo aveva messo al mondo. Non avrebbe mai fatto nulla di avventato, non faceva parte del suo essere. Preparò lo zaino, poche cose essenziali, prenotò l’aereo, mise su un conto internazionale i pochi soldi che aveva da parte ed andò dall’altra parte del mondo a cercare risposte, sicuro di trovarsi.

Due era un bambino esuberante relegato troppo presto alla solitudine ed al rispetto delle regole, solo in un colleggio. Gli avevano persino imposto di non usare la mano sinistra per scrivere. Due era spezzato dentro, impossibile persino per sé stesso capirsi. Due non partì mai, visse la più canonica delle vite: tanto lavoro, carico di responsabilità, la famiglia e la casa. Due era buono, generoso, il più affidabile tra gli amici, ma ebbe sempre problemi relazionali. Ogni tanto dava di matto… chi lo conosceva sapeva che era solo il bambino mancino che rivendicava il suo spazio.

Tre è seduto sul divano la mattina dopo Natale. Tre è un uomo, nei pensieri di un ragazzo, nei sogni di un bambino. Tre osserva l’andare delle cose, lo scorrere della corrente e gli piace tanto trasformarla in burla o in poesia. Tre sa che nulla succede per caso. Tre ha il più bello dei sogni da realizzare e il più grosso dei crucci da curare. Tre vola grazie alla leggerezza del suo sogno ma sa che solo professionalità, perizia e buona sorte glielo faranno realizzare. Tre ingoia tutto l’amaro del suo cruccio, sapendo che solo Leggerezza e Fede Incrollabile lo risolveranno.

Poi c’è un Quattro, un Cinque, un Mille e il tuo numero, che solo tu puoi scegliere come vivere.

Il tuo numero Papo non era uno di quelli fortunati ma come te lo sei speso Incredibilmente Bene Tu non ce l’avrebbe mai fatta nessuno a giocarselo! Sei lì fermo nella Storia a cavallo tra due mondi a farci ancora ridere e a scrivere La Rivoluzione d’Amore insieme a Totta. Un fratello di là e una sorella di qua dall’Infinito.

 

Cadiamo goffamente, ci rialziamo e camminiamo su quella linea dritta dritta che traccia l’orizzonte e separa il cielo dal mare, nello stesso tutto, insieme, ci state insegnando a Danzare.
Grazie Papo e Totta!
Papà
19 aprile 2017

Lettera 204

Sospesi su una linea dritta come l’orizzonte     Ciao Papo, ieri Lettera 196, oggi la 204. 204 perché le Lettere 90 (Rifuggiremo gli stronzi!) sono 4 anziché una sola e Purtroppo, Saluto, Grazie e Lettera 0 non le avevo contate. Faccio conti per distrarre la mente, per saltare la […]
18 aprile 2017

Lettera 196

Sono incazzato     Ciao Papo, sono incazzato. Sono incazzato perché in questa foto non ci sei. Sono incazzato perché sei arrivato quando avevamo trent’anni e tutta una vita davanti. Ci hai sconvolto l’esistenza, come è Sacro Santo che un bimbo faccia, sei diventato Grande tutto d’un tratto e te […]
15 aprile 2017

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

  Ciao Tutti, sono Andrea quello che alla fine delle Lettere si firma Papà. A un mese dall’uscita del libro, 18 maggio, ho bisogno di serenità, allegria, leggerezza e spensieratezza, cioè di tutto quel che Papo mi ha insegnato ogni giorno in questi 11 anni. Per questo bisogno di ridere […]
14 aprile 2017

Lettera 194

A guadagnarsi la prossima notte     Ciao Papo, mi è capitata sotto mano ‘sta roba che avevo scritto un paio d’anni fa: Ieri io Papo, Totta, Luna ed il nonno tra andata, ritorno, ricerca e ritrovamento, ci siamo sparati in scioltezza almeno 3.5 km a piedi tra monopattino e […]
12 aprile 2017

Lettera 192

L’Ansia e l’arancione     Ciao Papo, ieri sera al laboratorio d’arte ho disegnato questo. Un occhio, una figa, un cazzo, un cuore. Ti da fastidio Papo che dica queste parolacce? Per noi grandi di ‘sto mondo questo sono. Visti sottosopra il cuore diventa cazzo, il cazzo diventa cuore, l’occhio […]
10 aprile 2017

Lettera 190

L’orizzonte e la Ggente…     Ciao Papo, hai visto Luna tutta strippata dal pelo in esubero? Da ispidona elettrica a mucchetta pezzata coi denti da lupo, sembra ci abbiano dato indietro un altro cane… Amico, ti piace come sta venendo la nostra Bohemian Rapsody?   Solo un motivetto ti […]
7 aprile 2017

Lettera 188

Senza parole? No, oggi non ne voglio avere.     Ciao Papo, Papà
3 aprile 2017

Lettera 186

L’attesa, a furia d’essere ingannata si fiderà ancora?     Ciao Papo, ieri siamo andati con la bimba Viola in fattoria. C’erano un sacco di animali, ti sarebbe piaciuto molto, c’erano anche degli struzzi che struzzi non erano ed ho pensato a te e alle tue conoscenze di piccolo etologo […]
2 aprile 2017

Lettera 185

Capolavoro Unico ed Irripetibile!     Ciao Papo, questa l’hai detta tu: ”Cosa c’è di secondo?”. ”Erbette e mozzarella” ti risponde Mamma. Ci dai dentro col riso. Dopo due minuti, da capo: ”Cosa c’è di secondo?”. Tutti e tre in coro: ”Erbette e mozzarella”. Speranzoso in un’alternativa più gustosa ci […]
31 marzo 2017

Lettera 184

Più spesso che riesco…     Ciao Papo, ieri sera Mamma ha detto a Totta: “Adesso spegni la tv e a nanna!”. Totta: “Non posso Mamma sono ancora troppo bella, allegra, carica e sveglia!”. Tu in vena di confidenze raccontavi alla Mamma che da grande volevi mettere insieme un po’ […]