Fede

 

 

Ciao Papo,
dicono che le cose belle sono fatte per durare poco. Solito senso di colpa da retaggio culturale catto-comunista o è davvero così?
Papo, rare ma ci sono delle volte che è proprio difficile scriverti. Questa è una di quelle. Ieri ho iniziato a scriverti una decina di volte, poi ho staccato e giocato con Totta e Sveva, ci ho riprovato ed fatto la polvere, mi sono rimesso alla Tua scrivania ma ho letto, mi ci sono rimesso ma mi sono alzato subito ed ho passato lo Swiffer per i peli di Luna, tutto il giorno così. Tutto il giorno col magone. Tutto il giorno con la voglia ed il bisogno di scriverti per scoprire dove mi avrebbe portato la Lettera. La Meraviglia della scrittura è che si parte con in testa qualcosa da dire ma i polpastrelli, guidati dal cuore, ti portano dove l’Espressione del Sentire deve andare. Per chi scrive come me per necessità è così. La Lettera a Te è così. Diverso è scrivere un romanzo, del quale hai comunque tracciato dei capisaldi e dei capitoli, comunque anche in quel caso il potere della scrittura ti stupisce perché il foglio era bianco ed è stata la sua Magia a riempirlo proprio di quel che c’è scritto e non altro. Sono molto in difficoltà a scriverti questa Lettera, non per Te, perché a Te dico sempre tutto, nel bene e nel male, ciò di cui vado fiero e ciò che in altri tempi ed in altri spazi mi avrebbe fatto anche avere un po’ di vergogna di me stesso ma che è diventata sopravvivenza. La Lettera che quotidianamente ti scrivo ha solo una Regola: proteggere la mia famiglia e le persone care. Sono in molti a leggerti, io non me ne curo e non mi lascio condizionare perché il nostro rapporto Papo vive di Sincerità, esattamente come il mio rapporto con Mamma, con Totta lo stesso, al massimo si evita di dire proprio tutto tutto e si omettono le parti che potrebbero destabilizzare la sua fiducia, quelle ce le smazziamo da soli io e Mamma. Sincerità che a volte non posso esprimere in totale libertà perché c’è gente che legge, commenta, si fa i suoi ragionamenti e non si fa i fatti suoi. C’è da fare “La Rivoluzione d’Amore” organizzando le presentazioni del Libro; l’uscita del Tuo Disco; le date del Tuo Musical; ci sono da stampare le Tue Lettere, metterle in bottiglia e regalarle ai fiumi; c’è da riprendere le Lettere dalla prima, estrapolare le poesie e fare una raccolta delle Poesie nate dalle Lettere. Ce n’è da fare un sacco, io non riesco mica a fare tutto da solo e ci mancherebbe che sia io a chiedere una mano alle persone, Rivoluzione e Amore sono gesti spontanei, così Papo è nata ed ha preso corpo questa seconda fase della Tua vita da ‘sta parte dell’Infinito. Tutta ‘sta bellissima roba da fare ma risulta molto più interessante chiedermi: “Sì, ma come stai?”. Quando Ungaretti scrisse: “La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina”. Qualcuno gli avrà chiesto: “Giusé, come stai?”.
 
Eterno
Tra un fiore colto e l’altro donato
l’inesprimibile nulla.
 
“Giusé, cazz t’è success stamatin!!? Tutt’appost?”. Ci sarà stato qualche frescone che al Signor Ungaretti avrà detto cose simili? A volte penso che se c’era feisbuk ai tempi di Dante, col cazzo che oggi avremmo la Divina Commedia. Invece ci fosse stato al tempo degli apostoli, avremmo molti meno dubbi riguardo a come il potere temporale della chiesa ne abbia storpiato il messaggio.
Vedi Papo com’è stramba la scrittura e come fluisce dove lei stessa ha bisogno di scorrere…!!? Come un pezzo di ghiaccio sciolto dal sole si trasforma in acqua, scende a valle dalle montagne prepotente, ringraziando la forza di gravità che la scaglierà a terra così violenta e copiosa da scavare nella terra il letto attraverso il quale scorrerà il fiume. Allo stesso modo fa la scrittura. Allo stesso modo fa la vita. Allo stesso modo fa tutto ciò che è vivo. Non mi dire che siete morti veramente, chi sono se no quei due Meravigliosi cigni bianchi, spargitori di Piumette, lì davanti alla canoa. C’eravamo tutti su quella canoa e voi due come sempre lì davanti!
Papo, Amore Bellissimo, il mio “limite” è che racconto la vita, quella vera, fatta di emozioni vissute, di persone, di nomi e cognomi, di tanti bei Musi, i più Belli il Tuo e di Totta e di un altro paio di Persone che fanno parte del mio cuore e del mio quotidiano.
E’ troppo lunga la domenica per scriverti se non la organizzo bene. Ieri è stata una giornata di relax, con la Tua Cuginetta Emma, la SupeStar del nostro divertimento, a pranzo da noi e poi svacco totale fino all’ora di nanna. Una spruzzata di neve ha regalato un paio di urla e qualche sorriso a Totta. Arrivavamo da due bellissimi ed intensissimi giorni in giro per Milano insieme ai nostri nuovi amici di Merano. Papo, Merano è sopra Bozen, in Trentino, ci siamo stati un sacco di volte col camper in quelle zone, è vicino a dove avevamo fatto quella lunghissima biciclettata da Dobbiaco a Lienz. Una scoperta reciproca conoscere questa Famiglia come la nostra con un figlio dall’altra parte dell’Infinito ed una figlia Bellissima qui a tenere dritta la rotta. Una Famiglia come la nostra che non si piange addosso ma cerca una strada per continuare a Vivere, ovunque ci voglia portare questa vita ma Vivere, non sopravvivere. Negli scorsi due giorni abbiamo camminato tra fiera degli Obej Obej, Castello Sforzesco, Parco Sempione, Duomo, Navigli, giardini di Porta Venezia, siamo stati al Planetario ed in canoa tra Darsena, naviglio Grande e quello Pavese. Siamo stati Benissimo insieme, scambiandoci voglia e fiducia senza manco verbalizzarla, semplicemente vivendoci insieme.
Sky, il tablet nuovo, Juve-Inter in diretta mentre si passeggia sui Navigli senza coglierne il fascino e l’antica poesia, unica ansia per l’auto nuova nel parcheggio ad ore. Vivere nella propria bolla di egoismo e ignoranza. Papo e Liam, che Immenso Regalo ci avete fatto a non lasciarci così vuoti, materialisti e stronzi. Potevate fare un po’ più adagio però, eccheccazzo! Già eravate capitati in Famiglie così Belle e ricche d’Amore! Perché tutto ‘sto terremoto proprio a noi!!? Con l’Amore negli occhi e questo Mistero che guida la vita, la riempie, ci fa incontrare e non scontrare andiamo avanti, i due Cigni Bianchi là davanti e tutti noi dietro a rendere Omaggio alla Vita! Robettone e i Nonni sempre in prima linea, Grandi!
 
Papo, mi scoppierà il cuore d’Amore e così morirò Felice, così sto, Grazie!
Papà

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