Ciao

 

Ciao Papo,
ciao figlio, ciao ragazzo Grande, ciao Grande Anima Antica in viaggio da secoli, ciao vuoto a rendere del resto di vita che mi spetta, ciao papà è sicuro che sei Tu il mio papà e non viceversa. Manco sono riuscito a dirtelo “Ciao” un anno fa oggi. Dovrebbero non ricordarsi e sicuro non si festeggiano le giornate tremende ma il film mentale di ciò che successe ogni giorno, più volte al giorno passa dalla mia mente, oggi ancora più spesso del solito. Poi il Tuo sorriso, le Tue Battute, tutti i ricordi belli vissuti insieme, il sorriso di Totta, la sua parlantina e tutte le cose belle che stiamo vivendo insieme mi Regalate tutta la leggerezza che serve per andare avanti, anche se molto è fermo a quel giorno. Eravamo al mare a Trieste, Mamma era tornata a casa la sera prima per andare a lavorare; vi avevo scaldato il latte, lo avevate bevuto a letto, come vi faceva sfizio; ridevamo sdraiati nel lettone del camper mentre facevamo i Minchioni; sveglio di buon mattino avevo scritto delle battute e le avevo spedite a Mamma:

Non conosco altra forma di vacanza che non sia il campeggio. Da bambino coi miei in roulotte, da ragazzino in tenda con l’oratorio, da ragazzo in tenda con gli amici, da fidanzato in moto e micro tendina, da genitore in camper. L’unica cosa cui non sono ancora riuscito ad abituarmi dopo quattro decenni di campeggio è la fragranza lasciata nei bagni dei camping dall’immancabile uomo di mezza età che recandosi al bagno verso il 20 agosto, in un sol colpo, deposita nella fossa biologica del campeggio, con molta cura ma con scarso riserbo, cenone di Natale, cenone dell’ultimo dell’anno, pranzo di pasqua e pranzo di ferragosto.

Cosa malaugurare ai due ragazzi olandesi che camminano scalzi sempre e ovunque? Dai bagni, alla piscina, al mare, alla pineta, su asfalto, brecciolino, aghi di pino, piscio e guano? Pensandoci, peggio di quel che già fanno non riesco a malaugurargli.

Trattoria, Totta deve andare in bagno, lei vuole andare in quello delle donne ed io insisto affinché vada in quello degli handicappati. Alla fine cede e fa la pipì dove dico io. Le domando: “Perché non volevi farla qui?”. Totta, più che politicamente scorretta oltre modo raziocinante: “Papà, perché se hanno qualche problema e sono handicappati la fanno sull’asse!”.

Finiti Europei ed Olimpiadi siamo tutti meno italiani…

Ancora più inutile del bagnino a bordo vasca alle finali di nuoto alle olimpiadi per i miei figli è l’animazione nei campeggi. Ma di gran lunga più inutile del bagnino a bordo vasca alle finali di nuoto alle olimpiadi e per i miei figli l’animazione nei campeggi, è stato portarmi dietro due scatole di preservativi, ancora immacolate, per due settimane di vacanza in camper in quattro più cane ma si sa sono un inguardabile ottimista oltre che un gran romantico!

Tutto fermo a quel giorno. Un giorno come tanti, uno sforzo come tanti, dici pochi ed invece sono tanti, dici mai e invece arriva all’improvviso a squarciare il cielo, ad allontanare il paradiso, era qui sulla terra e lo stavamo vivendo e lo sapevamo di viverlo, nonostante ansia e aspettative. Ansia una, aspettative l’altro, distanza che a tratti si fa incolmabile.

Papo, uno dei Tuoi SuperPoteri era quello di tenere tutti e tutto insieme. Eri uno e valevi per un miliardo di persone, viaggi, emozioni, esperienze. Stiamo ancora capendo se e come si fa a stare senza e insieme.

Mamma era stupita e felice della Piumetta con la quale l’hai sfiorata ieri sera, se riesci, stanotte, vai ad abbracciarla in Sogno, Grazie!
Papà

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