Ciao Tutti,
sono Andrea quello che alla fine delle Lettere si firma Papà.
A un mese dall’uscita del libro, 18 maggio, ho bisogno di serenità, allegria, leggerezza e spensieratezza, cioè di tutto quel che Papo mi ha insegnato ogni giorno in questi 11 anni. Per questo bisogno di ridere e di letizia ho doppiato il video di Lino Banfi per #laRivoluzionedAmore

La retorica come sapete non ci appartiene, perciò in questi tre giorni non parlerò né di morte, né di resurrezione ma proverò a godermi una vacanzina di tre giorni con la mia famigliola, cazza di cana onnipresente, lontano da tutto e tutti. Finalmente, dopo 8 mesi ci spostiamo da casa.
Ieri nella chat uozzap della corsa, ricettacolo dei peggiori filmati porno, come ogni chat di soli maschi è destinata ad essere, un amico ha postato questo messaggino:

Nel pancione di una mamma c’erano due bambini.
Uno chiese all’altro: “Ma tu ci credi in una vita dopo il parto?”
L’altro rispose: “Certo! Deve esserci qualcosa dopo il parto. Forse noi siamo qui per prepararci per quello che verrà più tardi”. “Sciocchezze” disse il primo “non c’è vita dopo il parto! Che tipo di vita sarebbe quella?”
Il secondo riprese: “Io non lo so, ma ci sarà più luce di qui. Forse potremo camminare con le nostre gambe e mangiare con le nostre bocche. Forse avremo altri sensi che non possiamo capire ora”.
Il primo replicò: “Questo è assurdo. Camminare è impossibile. E mangiare con la bocca!? Ridicolo! Il cordone ombelicale è tutto quello di cui abbiamo bisogno…e poi è troppo corto. La vita dopo il parto è fuori questione”.
Il secondo continuò ad insistitere: “Beh, io credo che ci sia qualcosa e forse diverso da quello che è qui. Forse la gente non avrà più bisogno di questo tubo”.
Il primo contestó: “Sciocchezze, e inoltre, se c’è davvero vita dopo il parto, allora, perché nessuno è mai tornato da lì? Il parto è la fine della vita e nel postparto non c’è nient’altro che oscurità, silenzio e oblio. Il parto non ci porterà da nessuna parte”.
“Beh, io non so” disse il secondo “ma sicuramente troveremo la mamma e lei si prenderà cura di noi”.
Il primo rispose: “Mamma? Tu credi davvero alla mamma? Questo si che è ridicolo. Se la mamma c’è, allora, dov’è ora?”
Il secondo riprese: “Lei è intorno a noi. Siamo circondati da lei. Noi siamo in lei. È per lei che viviamo. Senza di lei questo mondo non ci sarebbe e non potrebbe esistere”.
Riprese il primo: “Beh, io non posso vederla, quindi, è logico che lei non esiste”.
Al che il secondo rispose: “A volte, quando stai in silenzio, se ti concentri ad ascoltare veramente, si può notare la sua presenza e sentire la sua voce da lassù”.
Questo è il modo in cui uno scrittore ungherese ha spiegato l’esistenza di Dio.

Non di uno bacchettone e punitore ma di uno che ci spieghi il ca… che gliene frega delle nostre vite sento di averne bisogno. E’ che ce ne sono così tanti di dii, religioni e dogmi che mi va insieme il comprendonio. Certo, è più una questione di sentire che non di capire. Ho svuotato tutto il sacco, adesso ho bisogno, sempre insieme a Papo, di fare ricerca riguardo il senso del passaggio delle anime da ‘sto mondo.
Pasqua, non pasqua, morte, resurrezione, io l’agnello non lo mangio perché sono vegetariano, Papo l’avrebbe divorato in quanto onnivoro con tendenze al cannibalismo, scherzo! Papo, dici che l’avranno capita che sono un burlone?
Comunque la vediate o la vogliate vedere vi auguro buone cose!
Ed ora via a rilassarci tutti in coda in autostrada…
Andrea

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2 Comments

  1. Donatella ha detto:

    E dopo la coda in autostrada
    Sicuramente ci sarà
    La RESURREZIONE 😆😆

  2. Maria Flavia ha detto:

    Sto lavorando con influenza e febbre, risorgerò dopo Pasqua, mi sa. Baci ❤️

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