Non c’è trippa per gli stronzi

 

 

Ciao Papo,
meno di due mesi ed uscirà il tuo libro, il 20 maggio, giorno del tuo undicesimo compleanno. La Rivoluzione d’Amore sarà un gran bel casino da gestire bene. Dovrò trovare anche io il giusto compromesso tra papà, scrittore, papà-scrittore e scrittore-papà.
Tutte e quattro quelle figure hanno ben chiaro in testa dove stiamo andando e come si risponde a chi scrive simili illazioni:
 
“Ritengo che l’elaborazione del lutto per la perdita innaturale di un figlio debba giungere inesorabilmente alla sua accettazione. E vada vissuta nell’intimo privato. Non ha senso scrivere lettere su lettere immaginarie dialogando a senso unico. Crede di essere l’unico ad aver perso un figlio? Venga con me in Siria e ne troverà migliaia come lei. A meno che dietro non vi sia un abile regia editoriale. Ma sarebbe troppo squallido”.
 
Gli ho risposto così:
Ciao C.,
diamoci del tu. Ti racconto la mia reazione al tuo post, di primo acchito mi sono domandato: “Ma questo ha capito che parliamo di un bimbo vero?”, “Ha capito che sto scrivendo una storia d’Amore per rendere Immortale mio figlio?”. No, non sono le prime cose che ho pensato, la prima è, e lo sai, un sonoro: “Vaffanculo! Ma come cazzo si permette ‘sto stronzo!”. Poi però ho realizzato che la mia risposta dovesse avere contenuto e se possibile costrutto. Non buttarla sulla scaramuccia, proprio per rispetto nei riguardi di mio figlio. Allora sono andato a dare un occhio alla tua bacheca per capire che tipo di persona sei. Pochissimi post e alle notizie in breve c’è scritto: “Comandante di un gruppo israeliano di agenti del Mossad”. Un’idea di te insomma non sono riuscito a farmela…
Entrando nel merito della tua risposta: ti ringrazio per la testimonianza. Non era facile da scrivere ciò che hai scritto. Lo teniamo lì e ne facciamo tesoro. Qualsiasi risposta pensassi di scrivere in merito al tuo commento non la pareggerebbe. E’ proprio perfetta così com’è.
Quindi Carlo mi permetto di andare oltre. Non solo la storia di Papo sarà un romanzo di successo, ma anche un CD delle sue canzoni e poi diventerà un bellissimo film (tra l’altro sull’elaborazione del lutto, su come trasformare il dolore più straziante in Amore) col quale andremo ad Hollywood! Pensa, mi sono inventato ‘sto modo per elaborare il lutto. Solo allora quando avrò fatto soldi a palate con la tragedia di mio figlio, sarò diventato milionario e avrò consumato un sacco di party a trans e cocaina col rampollo della più ricca e famosa famiglia piemontese mi riterrò soddisfatto del mio operato. Abbandonerò tutto e andrò sotto un ponte ad aspettare che Papo venga a prendermi per andare finalmente insieme a pescare. Finisce così la nostra storia.
Buone cose C. e non stare a ripassare da qui se lo trovi così stupido e finto.
Andrea
 
Ha poi cancellato tutto C. stesso, compresi i venti messaggi che lo subissavano di critiche.
Papo, queste sono solo un paio tra le tante testimonianze di ciò che succede a chi ti legge:
 
Ristorante cinese… T. prende quella specie di patatine nuvolette che si attaccano al palato. Le mette in bocca, mi guarda, non ride… è molto serio lui, ride poco, un po’ asociale. Guardo le nuvolette e penso che quelli che a me sembrano macigni della vita in realtà hanno il peso di questi leggeri cosi cinesi che si attaccano al palato. Neanche a farlo apposta, T. mi guarda e fa: “Leggi Papo? Che dice stasera?”. Disarmante e ovvio… i bambini si parlano anche se non si conoscono, si parlano anche se uno è in un mondo e uno in un altro. E T., che si trova bene solo con una piccola piccolissima infinitesimale manciatina di umanità, ride alle battute di Papo come fosse il suo miglior amico e abitasse nel nostro quartiere. “Amore, mangia le nuvolette, se ci sente Papo che ci racconta stasera!!?” gli dico.
 
…guardo ad Andrea e al suo modo di fare e di reagire con profonda ammirazione. Ma il vero Eroe qua è Papo, questo ragazzino meraviglioso che sta creando una catena d’amore.
 
Papo, vivi in tua sorella e nelle risate di tutti i bambini che ti leggono e con te ridono e si divertono! Vivi nella Straordinarietà di un legame che porta a creare ciò che non esiste e non si vede. Una storia scritta da due fratelli che vivono uno di qua e uno di là dall’Infinito non è cosa di ‘sto mondo. Mescoli realtà, fede e fantasia trasformando l’impossibile in quotidiano!
 
Non smettere mai di giocare alla vita ragazzo dell’Infinito Cosmico.
Papà
27 marzo 2017

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