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2 Comments

  1. Nell says:

    Ciao Andrea,
    Ho letto molte delle tue lettere e provo a capire come e quanto possa servire pubblicarle, condividerle. Io pur essendo giovane, che oggi anche se gli ‘anta fanno toc, toc alla porta si è sempre ragazzi, non amo i social, non amo regalare e condividere con il popolo della rete pezzetti della mia vita. Eppure mi sembri persona sensibile e sopratutto empatica. Forse allora sono io che sbaglio, che, se quando ad 11 anni mia mamma è finita al di là dell’infinito, avrei chiacchierato col mondo del mio dolore forse oggi non ne porterei ancora le ferite. O forse no. Ci sono tanti modi per esorcizzare il dolore il tuo di oggi è questo. Ma le tappe del dolore sono universali e prima o poi tocca affrontarle tutte, leggendoti, leggendo del TUO Papo, sento che lo stai trattenendo, il tuo dolore….tocca lasciarlo libero prima o poi…tu e lui da solo….come in un epica fantasia dragonesca del tuo piccolo. Ti abbraccio

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