A spasso per il globo

Ciao Papo,
la domenica riposate anche voi di là? Noi di qua, lo sai, ti piaceva tanto, ci rilassiamo la domenica. Io ne ho mille da fare per i nostri lavoretti e vorrei fosse sempre sabato e domenica ma ad avere intere giornate davanti paradossalmente rendo meno e mi organizzo peggio che non in settimana a ricucirmi spazi fino a notte fonda o la mattina presto. Non c’è problema, imparerò ad organizzarmi! Ti ricordi che mi incazzavo con te perché non ti sapevi organizzare con i compiti? ed io a 41 anni sono molto peggio di te che ne avevi 10, anzi ultimamente eri diventato pure bravo ad organizzarti, a tenere in ordine cameretta e scrivania. Bellissimo, Divertentissimo e Fantasiosissimo lo sei sempre stato, stavi diventando anche un bravissimo ragazzino grande ed indipendente! Cazzo, troppo indipendente, quella dannata salita… lasciamo perdere. Onoriamo la domenica!
Oggi ti faccio salutare da due amici, uno che sta in Australia, dall’altra parte del mondo, Giorgio. Ti ricordi di Giorgio che doveva insegnarti a pilotare il tuo drone?
Giorgio mi scrive così:
Ciao Ottagani (fa riferimento al JuJutsu che facevamo insieme)
Questa era una tavola spezzata che ho trovato in spiaggia… dopo averle riparate a mani snude questo è il risultato.
Ps il messaggio fonetico sarcastico è rivolto a terzi.
Con affetto
George and Clare

Hai visto Papo, sei pure una tavola da surf per cavalcare le onde insieme ai delfini!
Poi mi scrive anche Simona, Simona la misteriosa che sta sempre in disparte e da quel posto mi scrive e mi cura, anche lei a suo modo è una mia Custode. Senti che bella storia che mi racconta:

Simona: “Sono uscita in giardino stasera e con tutto questo vento chissà se me lo sento sfrecciare a fianco e darmi una carezza… ciao”.
Io: “Presa?”.
Simona: “Beh, scusa comunque come dici sempre tu avrà avuto altro da fare di meglio….forse era a Tahiti a impollinare i fiori di vaniglia (lo sai che si fa a mano ancora oggi fiore per fiore) per far venire fuori i baccelli che hanno poi quel gusto buonissimo… e vuoi mettere le dita di un bimbo per impollinare? Piccole e perfette… e poi farlo è molto avventuroso perché la vaniglia più buona e pregiata nasce nei sotto boschi della giungla, ambiente tropicale, pieno di animali e uccelli colorati… insomma molto più bello che qui. E poi narra la leggenda che solo i “prescelti” possono impollinare perché la vaniglia ha una storia molto romantica e triste. Si narra infatti che in Messico regnasse un re molto potente con una figlia bellissima, era talmente bella che il re non voleva che andasse in sposa a un umano e la promise agli dei. Ma un giorno nella giungla la fanciulla vide un principe e se ne innamorò e decise di fuggire con lui, ma un dio la vide e si manifestò sotto forma di mostro e li uccise. Dopo pochi giorni dove il loro sangue colò, nacque una pianta molto intricata con dei bellissimi fiori giallognoli che con il sole mettono un baccello profumatissimo che si sente per tutta la giungla, perché tutti sentendo quel profumo ricordino. La pianta per essere impollinata ancora oggi viene fatta fiore per fiore con piccole dita perché il fiore è piccolissimo. Quindi caro mio niente carezze aveva altro da fare… volava fiore per fiore”.
Insomma, caro amico Papo, sei proprio da tutte le parti del mondo che noi di qua dall’Infinito conosciamo e possiamo immaginare.
Rilassati con un bel film, divertiti a giocare a palla, ridi scherzando con gli amici, goditi la tua fetta di lasagna, non so se questi piaceri terreni o qualcosa di simile esista nella dimensione di là da te, fai il tuo ragazzo dei Pianeti, sempre con quel bellissimo sorriso che sta facendo innamorare tutto il mondo.

La terra ha bisogno di girare, il tempo di passare, i fiori di vaniglia di essere impollinati uno ad uno e gli abbracci di arrivare.
Papà

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