Crescere

 

 

Ciao Papo,
stiamo aiutando Totta a scegliere la scuola media che frequenterà. Una è più vicina ad una casa, l’altro istituto è più vicino all’altra, Totta ne ha poi tirata fuori una terza da vagliare perché ci andranno alcune sue compagne. La troppa abbondanza le stava creando confusione, sicché ha così trovato la soluzione ai suoi dubbi: “Papo alle medie sarebbe andato in via Verdi, giusto? Quindi, siccome i fratelli minori vanno dove sono andati in fratelli maggiori, vado anche io in via Verdi!”. Sorrisone e problema risolto!
Totta attinge alle stesse risorse di quando era piccola: non pronunciava bene la “C”, alcune diventavano “T”. Facemmo un gioco per mettere lingua e bocca nelle posizioni corrette. Io dicevo una parola e lei la ripeteva, io: “Cipolla”, lei: “Cipolla”, io: “Cestino”, lei: “Cestino”, la “C” accompagnata da “I” ed “E” le riusciva benone! Arrivammo allo scoglio, io: “Cucinare”, lei: “Tucina(r)e”… siccome “Cuore” lo diceva bene le dissi: “Parti come a dire <Cu…ore>, inizi a dire <Cu> e finisci con <cinare>, capito?”, lei: “Sì!”. Io, lento lento: “Cu ci na re”, lei, lenta lenta: “Tu ci na (r)e”. Mi scappò un: “No… si dice: cucinare, non tucinare”. Riprovammo, io: “Cu ci na re”, lei: “Pentola! Minestra! Pasta!”.

Papo, la Soluzione è non complicarsi inutilmente la morte, giusto? La Soluzione è sovvertire il paradigma. La Soluzione è slegare la catena. La Soluzione è smettere di mordersi la coda. La Soluzione è scegliere di smettere di brancolare su sé stessi. La Soluzione è che non è dannata sfortuna ma Percorso. La Soluzione è decidere di prendersi la responsabilità di stare bene. “Dai, fallo!” mi dici così nella Nostra Canzone “Ovunque sei ci Sei!”.

Ti dico Grazie Papo e dico Grazie a Totta perché per me a tratti è difficilissimo ma c’è così tanto da Cresce da non Crederci!
Papà

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