Parole e Musica incastonate tra Tempo e Spazio come Lettere e Piumette

 

Ciao Papo,
Tempo e Spazio si aprono con un suono tenue, quasi un sibilo, un rantolo secco, un potente squarcio cui cedono il passo. In questo strappo riecheggia da questa e da quella parte dell’Infinito l’Essenziale Verità di Musica e Parole:
 
Ogni giorno io mi siedo
e ti scrivo da lontano
e ti parlo e ti rivedo
e mi trema un po’ la mano
ogni giorno che stai in terra
io mi metto a raccontarti
di me di noi di casa nostra
della voglia di abbracciarti
così ti sento più vicino
così ti sento respirare
e tengo in braccio quel bambino
che non ho potuto abbastanza amare
amare
Ma niente è passato niente è finito
sei soltanto scivolato
dall’altra parte dell’Infinito
e nell’Infinito ci rivedremo ancora
io di questo ne son certo
la dove l’orizzonte incontra il mare aperto
il mare aperto
In una vita meno amara e non così crudele
camminando su una strada
camminando ancora insieme
così ti sento più vicino
e non ho paura di aspettare
Perché niente è passato niente è finito
sei soltanto scivolato
dall’altra parte dell’Infinito
e nell’Infinito ci rivedremo ancora
io di questo ne son certo
la dove l’orizzonte incontra il mare aperto
il mare aperto
Niente è passato niente è finito
Una lettera perché
una lettera d’amore
una lettera per me
per curare il mio dolore
Ma niente è passato niente è finito
sei soltanto scivolato
dall’altra parte dell’Infinito
e nell’Infinito ci rivedremo ancora
io di questo ne son certo
la dove l’orizzonte incontra il mare aperto
Niente è passato niente è finito
 
Tempo e Spazio si suturano con lo stesso suono tenue, quasi un sibilo, un rantolo secco, potente come una ferita aperta che si rimargina. Parole e Musica riecheggiano da questa e da quella parte dell’Infinito, restano dentro e Nutrono l’Amore che si scrolla di dosso il dolore (Grazie Eros!).
Ciao Papo!
Papà

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *