Apporti e Sincronicità

 

 

 

Ciao Papo,
Nonno Zazzà parcheggia l’auto, scende, s’incammina e sta venendo a trovarti, lì dove c’è un marmo con sopra la Tua Foto, il Tuo nome “Jacopo Pilotta”, il Tuo soprannome “Papo”, l’anno in cui hai messo piede ‘sta volta in ‘sto mondo, l’anno in cui ‘sta volta da ‘sto mondo Te ne sei andato, un cuore con dentro scritto “Posso fare il bis?” e la Parola che descrive ciò che sei sta in questo Tuo ultimo passaggio terreno “SuperEroe”. Tutta ‘sta Meraviglia la chiamano lapide e la mettono in un cimitero. Qualche giorno fa Ti scrivevo “Le Parole sono Importanti” anche le Azioni lo sono. Cazzo se lo sono! Io sono quello strambo che Ti scrive una Lettera ogni giorno da due anni… io sono quello strambo perché invece di piangere davanti ad una lapide al cimitero Regalo a ‘sto fottuto mondo la Tua Meraviglia… Nonno Zazzà scende dall’auto, fa qualche passo e si trova davanti ai piedi un Cuore. Alla sua base del Cuore uno stretto solco che crepa la strada. Non si deve nemmeno sforzare la memoria di Nonno Zazzà, sei così manifesto nel fargli vedere lì scavata a terra la copertina del Tuo Libro, de “La Rivoluzione d’amore”, di Bambino Libro. E’ la terza volta, le precedenti due è successo a me di imbattermi camminando per strada in questi Segni che ci lasci che fanno riferimento al Tuo Libro. Chi studia questi Fenomeni li chiama “Apporti”. La prima volta che andai dal Ponte, senza conoscermi, senza sapere niente di me, tranne che Tu eri andato dall’altra parte dell’Infinito, tramite il Ponte mi dicesti: “Papà non piangere perché lo sapevi che non sarei stato tanto in questa vita”. Dicesti esattamente e per prima cosa ciò che era pensiero, ansia quotidiana da sconfiggere e con cui convivere per Mamma e me. Poi mi dicesti di scrivere il Tuo Libro, il Nostro Libro, anche di questo che ne sapeva il Ponte, non era ancora cominciato tutto il casino e il proseguimento della Rivoluzione d’Amore su feisbuk ed internet di gente che chiedeva venisse pubblicato il Tuo Libro. Mi dicesti di cantare, di suonare, avevamo appena cominciato a trovarci da Macilla, io, Scatolo e Skifezza e stavamo musicando le Tue due Canzoni “Ti Amo Beby” e “Il Rock nel sangue”. Questo mi avevi detto di fare, per stare bene io e per dire a ‘sto mondo da ‘sta parte dell’Infinito che la morte non esiste. L’ho fatto e lo sto facendo, continua a farmi stare bene. Io con Te Papo ci sto Bene! Ridiamo insieme quando cerco le Parole per esprimere un concetto senza farmi capire da chi non mi deve capire ma deve arrivare a Te e a chi deve e sa Cogliere. Meraviglia! Sì, devo solo riuscire ad andare avanti a scriverti altri 20, 30 o 40 anni e prima o poi qualcuno s’accorgerà della Tua Storia e ne faranno un Film che vincerà un premio ad Hollywood o forse ancora meglio il Nobel per la Pace nel mondo, Ti daranno anche la corona di Miss Italia… l’hai capita questa Papo? Tu vinci e vincerai ogni Santo Giorno, non io, io sono solo il messaggero che non ha altro di Sensato da fare se non vivere in Te e con Te, io sono solo quello che è sempre a rischio di rovinare tutto con i suoi dolori, i suoi bisogni e i suoi desideri umani di uomo e maschio.
Settimana scorsa eravamo al mare con Sara e la sua famiglia, ti ricordi che hanno tre figli? Io, Totta e Luna, la mia attuale famiglia, siccome sono un povero uomo e non un’Anima Antica in Viaggio da Secoli come Te, ti cercavo, cercavo un Tuo Segno, un Tuo passaggio, una Tua presenza, un Tuo Segnale. Come per dire a me stesso “Almeno sono qui anche io con tutti e tre i miei figli! La bipede, la quadrupede e il più Fico di tutti che ci prende per il culo dall’altra parte dell’Infinito”. Quel giorno ho visto una valanga di piume, nemmeno una era Tua e continuavo a parlarti e a dirti “Sì lo so, non è Tua, non sei Tu. Quando hai voglia di farti vedere me lo fai capire Tu!”. Quel giorno andiamo al bar, stiamo in spiaggia, camminiamo il lungo mare, entriamo in paese, andiamo a mangiare focaccia al parco. Papo, ti ricordi quant’è buona la focaccia ligure? Una volta mi hai anche detto che di là dove sei Tu è tutto più Fico, Bello, Rilassato, Fantasioso ed Appagante ma non si mangia… e a Te un po’ mancavano le Lasagne di Nonna… insomma ci sediamo a mangiare al parco e dopo aver finito raccolgo bottigliette, fazzoletti e cartacce, mi alzo e vado verso il cestino per buttarle via. Tra me e il cestino c’è un albero, gli passo sotto, in quel preciso istante, né un secondo prima, né un secondo dopo una Piumetta, una delle Tue solite Piumette, piccola, cicciottella ed appiccicosa mi cade sulla testa, mi carezza il muso e ferma la sua planata alle mie spalle. Butto via tutto quello che ho in mano, nel mentre realizzo “Ecco, finalmente hai avuto voglia di farti Sentire anche oggi”. Mi volto, ripasso sotto l’albero, guardo in alto, come a svilire sia stato Tu ma solo un semplice uccello, mi chino per raccogliere la Tua Piumetta e mentre do le spalle al cielo e alle fronde una piuma, grande, con la punta aguzza mi pizzica nella schiena. “Sì sono gli uccelli! Sono le piume degli uccelli! E di chi se no…!!? Ma sono io che ne muovo verso di voi le Piumette” mi dici questo Papo! Grazie! Ci ho impiegato un po’ a capirlo ma mi hai detto questo con queste due Piume consecutive, la prima per mostrarti, per Regalarti e farmi stare Bene e la seconda per sciogliere ogni dubbio. Qui al Fenomeno degli “Apporti” sommi il Fenomeno della “Sincronicità”. Robe Fenomenali, Strambe, Magnifiche per Eccelsi ed Esimi Studiosi che Tu riesci a muovere e farmi cogliere con la Tua solita, innata e devastante Bellezza e Semplicità Bambina. Papo, sono ripetitivo, ma cosa posso dirti se non “Grazie!”?
Vado a mettere un po’ di strada sotto i piedi, esco a correre, oggi la giornata s’è persa via a mettere in ordine oggetti e a provare a sistemare anche i Sentimenti. Tu che fai? Ma a che me ne importa di Tu che fai…!!? Ci sono Motivi e Motivazioni che non capiremo mai perché non riusciamo a Sentire così a fondo o così in alto. A me basta e deve bastare e Tu sei così Gentile, Buono ed ancora SuperEroe che ogni volta ci confermi, ci dici e ci urli come puoi che Tu ci Sei! Che Tu Altrove Sei Vivo e fai un sacco di Robe Fiche! Siamo noi da ‘sta parte che moriamo ogni giorno un pezzo a romperci i coglioni a sopportare tutti i soliti tran tran senza riuscire più ad attingere ai Nostri Entusiasmi.

E allora Papo io ho solo da dirti una cosa: “Divertiti!” ce la metto tutta anche io!
Papà

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