Campione del mondo dei due Mondi

 

 

Ciao Papo,
porta pazienza oggi, è domenica e Totta è a una festa di compleanno in piscina. Io tra poco vado a giocare a calcetto con Miky e Tommy, qui abbiamo sempre tutti la curiosità di sapere se Tu e Davide vi vedete e siete nello stesso Spazio. Ti chiedevo scusa perché volevo finire il discorso di prima… ci sono una ventina di signori che adesso hanno sui sessant’anni che quando io ero bambino nell’estate del 1982 vinsero i Mondiali, ancora oggi dopo trentacinque anni sono considerati Eroi. Ancora oggi si rivedono le immagini della loro impresa sportiva ed ancora oggi sono Epiche e Leggendarie! Ci uniscono tutti insieme e ci fanno sentire Popolo, Orgogliosi d’essere italiani, con le nostre tradizione ed i nostri accenti così diversi uno dall’altro, tutti insieme! Tutti figli delle pipe di Pertini e Bearzot. Sentirli raccontare di quei giorni ancora oggi è passato che non è mai passato, è Emozione Presente. Io l’ho sintetizzata a modo mio con ‘sta specie di poesia:

1982
Il mondiale vinto, la nascita di mio fratello, l’estate dai nonni a mille chilometri da casa.
Gentile che strappa la maglia a Zico.
I riccioli di Toni Schumacher e Joël Bats.
La cinquecento dello zio Marcello e i campanacci in festa.
“Tu sei sempre mia, anche quando vado via…”.
Lo zio Gianni in divisa dell’aeronautica.
Spadolini e Craxi. Le loro pipe e Pertini e Bearzot.
Un gioco che sembra vero. Un mondo che sembra genuino.
Una nazione e una nazionale che si rimboccano le maniche ed una per volta le cantano e le suonano ad Argentina, Brasile e Germania!
Io a sette anni che vedo tutto dal basso in alto.
Zoff che la ferma sulla riga di porta, Pablito che prima non ne prende una e poi che la mette sempre, l’urlo di Tardelli, l’eleganza di Scirea, i polmoni di Oriali, la classe di Conti.
E’ stato fantastico e non tornerà mai più.
Nella mia testa resta il film più bello che abbia mai visto.
E posso rivederlo ogni volta che chiudo gli occhi!
(Arcano Pennazzi Poeta dell’Arte Pallonara)

E’ Esattamente qui in ogni mio respiro, ogni istante Vivi e con te non ho manco bisogno di chiudere gli occhi per vederti Vivido, Allegro e Festoso! Il mio Campione del mondo dei due Mondi, di qua e di là dall’Infinito.
Il senso della posizione di Zoff, le redini di Scirea, la pressione di Gentile, le corse di Cabrini, i polmoni di Oriali, i Dribbling di Bruno Conti, gli schizzi di Tardelli e uno dei tanti Paolo Rossi che diventò per sempre Pablito. Allo stesso identico modo dieci anni di Te Papo, non mi ancorano in stallo ad un lontano ricordo ma mi Regalano e mi fanno vivere tutta la Meraviglia d’essere il papà del Campione del mondo dei due Mondi!

Torna a Divertirti, Grazie!
Papà

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