Esempio d’Amore

 

 

Ciao Papo,
i Cuginetti Emma e Brando crescono Bellissimi e Simpaticissimi! Li vai a trovare ogni tanto? Lo sai che loro ti conoscono vero? Entrambi baciano le tue foto ed Emma lungo le scale di casa indica le tue foto e dice Papo! Anche per loro sei Presente!
Presentazione particolare ieri l’altro a Modena. In venti presentazioni sin qui fatte non ce n’è stata una uguale all’altra. Di solito c’è molta gente per il piccolo ambiente della libreria, 20, 30, 50, 100 persone, ieri come mesi fa a Biella eravamo solo in 7. Molto confidenziale, a Biella la relatrice lasciò perdere il suo copione per lasciare che le persone, soprattutto Donatella potessero fare domande e su quelle abbiamo articolato il nostro dialogo. Devrim, il relatore, il papà di Anna, Elena e Maya ha posto l’attenzione sul riscontro sociale che ha ciò che facciamo. Dice che abbiamo sdoganato l’aprirsi al prossimo senza voler apparire ma per bisogno vitale. Dice che facciamo l’esatto opposto che fa questa società: anziché scattare foto e postarle sui social network senza viverle, capirle e metabolizzarle, noi raccontiamo di un vissuto cucinato insieme, gustato insieme e masticato insieme fino all’ultimo boccone. Devrim continuava a porre l’accento sulla positività non solo del Tuo messaggio ma del coinvolgimento di tutte le persone che si imbattono nella nostra Storia ed ognuna a suo modo tira fuori il meglio di sé. In un mondo che vive e propina per lo più immagini e racconti di guerra, violenza, abusi, sopraffazione e l’amore lo trangugia e sputa per fare mercato e vendere io e Te raccontiamo una storia vera, semplice, ricca di cose quotidiane che hanno il sapore genuino della Lasagna di Nonna. Conclude Devrim e mi fa capire perché la nostra è una Storia apprezzata e seguita molto di più dalle donne che dai maschi, tutta l’attenzione paterna che hp dedicato a Te e Totta che mi ha permesso di vivervi a pieno giornalmente e raccogliere tutta la serie di Ricordi che Vivono in queste Lettere e nel Tuo Libro. I maschi purtroppo sono chiamati a fare gli uomini duri secondo il modello che la società impone.
Devrim mi faceva domande lunghissime che non erano quesiti cui dare risposta ma constatazioni e come lui hanno fatto tutte le altre persone presenti. Io facevo ridere tutti rispondendo a monosillabi, sì e no… dicevano tutti che siamo d’esempio, io rispondo che ho solo bisogno di stare con Te, sono lieto e a volte molto di tutte le ripercussioni positive che il nostro comunicare muove nel prossimo ma io a Te scrivo e di Te ho necessità, non ho volontà di insegnare niente a nessuno. Non potrebbe essere diversamente. Non ci arroghiamo il diritto di insegnare niente a nessuno, viviamo la nostra Storia e l’esempio vivido e quotidiano spiega meglio di qualsiasi volontà di insegnare e consigliare.
Più che farmi domande avevano tutti da ringraziarci e da dirci perché ciò che facciamo li fa stare bene.
In sala, sotto la sedia difronte a me c’era una Piumetta, grigia, cosa volevi dirci? Era una delle Tue Piumette d’avvertimento? Cosa volevi dirci?
Ieri, tornato a casa Roberta mi ha scritto così:
Ciao Andrea, mi ha fatto molto piacere ieri conoscerti di persona e passare la serata in compagnia. Temevo che sarei stata in imbarazzo, ma è stato un incontro molto sereno, mi sono sentita come tra vecchi amici. Mi ha fatto molto piacere sentirti dire che a distanza di un anno dalla partenza di Papo sei sereno e che conti di tornare ad essere felice. Senza che fosse nelle tue intenzioni, hai mandato un grande messaggio di speranza a tutti. Non ti pare una contraddizione che i messaggi più pieni di positività spesso arrivino proprio da chi invece avrebbe più motivi per lamentarsi o ancor peggio, lasciarsi andare? E coloro che invece non hanno problemi importanti spesso passano il tempo a lamentarsi di nulla. Sono stata fortunata finora, la vita non mi ha riservato sfighe e cerco di esserne consapevole ogni giorno, cerco di trovare positività anche quando mi sembra che le cose non vadano bene. Papo e il suo umorismo, la sua gioia di vivere, e l’amore che dimostri per lui ogni giorno mi aiutano su questa strada. Grazie. Un abbraccio e spero a presto.
Papo, sono tutte Meravigliose conseguenze del tuo Esserci!
Stavamo insieme noi quattro tutto il tempo e ce le inventavamo tutte perché non poteva essere altrimenti.
Scuola, ginnastica artistica, equitazione, pittura, l’altra Eroina di casa coltiva il Tuo stesso SuperPotere:

Totta: “Papà ho il moccio al naso! Mi pulisci?”.
Le cerco nel pantalone del pigiamino il fazzoletto. Mi ammonisce: “Papà ma il pigiamono non ha tasche… come sei scoordinato!”.

Apriamo le imposte della camera da letto, per oggi davano pioggia, ed entra un raggio di sole, Tu Papo felice dici: “Non è piovoso!”. Totta, ancor più soddisfatta: “E’ soloso!”.

Totta e Zia Ale parlano di cosa mangiarsi a pranzo… Ale le dice: “Va bene Totta adesso andiamo alla Coop e decidiamo”. Totta: “C’è il ristorante dentro la Coop?”.

Io penso che tutta la nostra famiglia sia Strepitosa nel vivere ‘sta merda di cosa che chiamiamo morte. Siamo così Bravi Grazie a Te! Grazie alla Tua Lezione della Leggerezza! Grazie ai segnali della Tua Presenza!
La morte non esiste, è solo la cessazione delle funzioni vitali da ‘sta parte dell’Infinito.
Tu altrove sei Vivo e stai Bene, noi da questo Assunto partiamo ed insieme Viviamo.
Papà

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2 Comments

  1. Devrim ha detto:

    Ancora GRAZIE!

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