Faccia di Piumetta

 

 

Ciao Papo,
oggi mi sento come quando, dopo le gozzoviglie del pranzo domenicale da Nonna, mi sdraiavo sulla panca, mi addormentavo e Tu e Totta con Zio Frenk mi facevate gli scherzi ricoprendomi di canovacci e cestini: in balia del maremoto nella pancia, attonito, stanco, stravolto, sommerso dall’inspiegabile.
 
Piovono, danzano, volano.
Si posano, si appiccicano, carezzano.
Furbette, vispe, mai tristi.
Piumette.
Papo, figlio, Papà.
Uno di qua, l’altro di là.
Speranza da non farne senza, moto di coscienza, Essenza.
Sorriso senza preavviso, Testimonianza, emozione sul mio viso.
Faccia di Piumetta, ali di farfalla, una “J” e una “P” per dirci che stai Bene anche di lì!
 
Tu hai tutto questo da regalarmi, io qualche rima stentata per contraccambiare, Grazie!
Papà

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