Muso da Atleta di Dio!

 

 

Ciao Papo,
facevi sempre la faccia da citrullo e nemmeno a fare il minchione apposta riuscivi ad essere brutto… Fa così la parte di Bambino Libro nella quale spiego perché sei un SuperEroe e racconto del tuo costume pittoresco, come ha ogni SuperEroe che si rispetti:

“Eri bello come un Brad Pitt bambino ma ogni tanto forse ti era ingombrante esserlo, quindi dicevi che avresti voluto avere gli occhiali e l’apparecchio, per essere nerd. C’è stato il periodo in cui mettevi solo i jeans, quello solo tuta. Mischiavi pantaloncini a righe e camicette a scacchi. Quando percepivi che si andava a fare qualcosa di importante ti mettevi la cravatta o il papillon. Mamma ti diceva: «Papo, ma come ti sei vestito?». «Tranquilla mà, ho uno stile tutto mio!». Per non parlare dei capelli, sempre lunghi, guai a farteli tagliare. Alcuni studi spiegano che i capelli sono un’estensione del sistema nervoso; tu eri semplicemente un rockettaro, un giovane ribelle, e come gli indiani d’America dimostravi il tuo spirito libero coi capelli lunghi e selvaggi. Le uniche due volte che siamo riusciti a tagliarteli te li pettinavi spalmati tipo Alfalfa delle Simpatiche canaglie. Insomma, il costume pittoresco, se pur cangiante, c’era tutto!”.

Papo, sto imparando la tecnica del surfista per non annegare sotto il peso dell’onda, la paziente pratica quotidiana… un altro pezzo di Bambino Libro fa così:

“È vero che sei un SuperEroe, ma non è mica facile parlare di supereroi. Potessi gestire un programma in TV, tratterei il tema della Diversa abilità non alla «TV del dolore», non con commiserazione, alla ricerca spinta e forzata del caso umano e delle lacrime. Punterei tutto sull’Eroicità, sulla Grinta, sulla Determinazione, sull’Amore, sulle Vittorie quotidiane. Altro che Pallone d’oro e Champions League: sono alcune persone e famiglie messe in estrema difficoltà dalla bizzarria della vita e da un destino infausto che dovrebbero essere premiate! Insomma, farei un programma che parli di veri e propri Eroi, come gli eroi dello sport. Non triste, non drammatico, incazzato se mai, ma che parli di supereroi in carne e ossa come te. Gente che, con un grave problema di salute sulle spalle e nel cuore, ha scalato con la Leggiadria di un capriolo le più ripide salite, le più insidiose montagne e le più alte vette che gli si paravano di fronte diventando Eterno, Universale. Sei Eterno e Universale, Papo!
Un vecchio appena sbarbato in giacca e cravatta che si tiene dritto col bastone; un’anziana signora che si trucca, si cura e si mantiene in ordine; un bimbo che vive il suo tempo e va avanti a fare il bimbo, nonostante il Mostro: a questi va la mia stima. La dignità non la compra nessun soldo, non si spalma con nessuna crema e non si mangia in nessun fast food. La costanza di vivere al meglio ogni santo, singolo giorno rende questi Piccoli Preziosi Eroi Normali: Esempi Encomiabili,
Ricchezza Incommensurabile. Altro che «i cento metri in nove secondi e mezzo», altro che «una bomba da tre a ciuff», altro che «una rovesciata nel sette»… la costante perpetuazione della dignità rende atleti di Dio!”.

Papo, io pian piano mi alleno a diventare come Te, provo a Regalare allegria e simpatia con Leggerezza, provo a tener botta a tutto senza lamentarmi, Tu che tutto osservi e tutto sai passa sempre a salutare, il Coraggio a piene mani solo Tu me lo sai dare!
Papà

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1 Comment

  1. Federica Casillo ha detto:

    Caro Andrea,
    coraggio, posso solo immaginare il peso del dolore che ti porti dentro…
    Per qunto valga, ti abbraccio forte forte…
    Leggo sempre ogni tua lettera e ogni volta mi emoziono tanto.
    Ti sono vicina.

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