Chiamarlo “libro” è poco appropriato

 

 

Ciao Papo,
ieri per l’ennesima volta in questi mesi sono passato di corsa da Roma senza vederla, senza gustarla, ti ricordi quanto è grande e bella? Sì troppo zozza e lasciata andare l’ultima volta che ci siamo stati. Ieri ha saputo comunque abbracciarci in libreria, in una città di quasi quattro milioni e mezzo di abitanti c’erano venti persone venute a posta per ascoltarci e poi quaranta e cinquanta perché si sono fermati ad ascoltare tutti i clienti presenti in libreria. Papo, io non so come si fa ad arrivare a milioni di persone, so solo che tutto quello che facciamo si esprime attraverso un alto valore artistico, non potrebbe essere altrimenti dato tutto il valore umano che contiene e regala. Fa dire alle signore che ci hanno appena ascoltano alla cassiera della libreria: “Che persona straordinaria questo papà”. Io so che faccio solo quel che devo, nulla di più, l’unica cosa sensata per viverti, per regalarti vita eterna, tante buone reincarnazioni e incontrarci Anima con Anima quando sarà il mio turno di passare di là dall’Infinito.
Mi scrive così chi ti legge:
“Ciao Andrea,
dieci minuti fa ho finito di leggere il tuo libro… e chiamarlo “libro” è qualcosa di ingiusto, di poco appropriato…
Ho cercato di leggerlo con calma, per gustarmi ogni parola, ma non ci sono riuscita sempre perché è troppo coinvolgente… sento già il bisogno di rileggerlo!
Mi hai chiesto di dirti se mi è piaciuto… sì certo! Mi è piaciuto moltissimo! 
È davvero un inno all’Amore, uno scrigno che contiene e rivela in parte la grandezza di Papo e dell’Amore che lui ha donato e ha creato e continua a generare! 
Leggendo il libro si ha la sensazione di riuscire quasi a conoscerlo davvero quella meraviglia di super eroe. Sembra quasi che un giorno per caso ti possa passare accanto e tu possa salutarlo come un tuo amico!
Grazie per avercelo donato!
Grazie perché davvero tu stai facendo crescere i semi di Amore che Papo ha gettato nel mondo!
Grazie perché insegni che la vita è davvero un dono grande e non importa quanto sia lunga… ma come la di vive…
Grazie per la tua forza, per la luce che porti, nonostante le tenebre in cui siete caduti! Tu potresti maledire tutto, chiudere tutto e trasmettere odio e rancore… far trionfare il dolore! Potresti! E invece il tuo è un inno alla vita, alla gioia, alla meraviglia di Papo!!!!
Che grande dono…
Mi piace leggere libri che parlano di vita vera… ed è veramente strano e unico il tuo libro… perché è qui… non è lontano… un super eroe vissuto e che vive qui a Bollate, ma anche nel resto del mondo! 
E ho pensato che per forza io devo averlo incontrato Papo una volta si giochi della gioventù… ma allora non lo conoscevo purtroppo…
Mi viene un pensiero su Totta… e scusami perché non sono nessuno per dirtelo… questa settimana a scuola io e alcune colleghe parlavamo con Musa… che ci diceva quanto erano legati Papo e Totta e quanto lei sia adorabile e, come dici tu nel libro, come anche lei sia cambiata e abbia un po’ in sè Papo…
Io sono solo una maestra, non una psicologa e non la conosco… ma vorrei dirti… credo che sia normale ora, ma cercate di stare a vedere sempre che Totta sia Totta e che non senta il peso di dover portare Papo con sè per “ridarvelo”… scusami se mi sono permessa.
Grazie ancora per questo inno alla vita, alla gioia e all’ Amore.
Grazie perché Papo vive!
Ti abbraccio”.

Totta è la nostra cura quotidiana, una di qua e uno di là dall’Infinito, fratelli e figli per tutta la vita.
Papà

pennaz264

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1 Comment

  1. Roberta ha detto:

    Sei e siete straordinari. Da agnostica tendente all’ateismo forse rendevo grazie troppo poco. Da quando fate parte del mio cuore, non so ancora bene chi o cosa, ma mi sorprendo sempre più spesso ad essere grata per ogni piccola cosa…

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