Io forse troppo

 

Ciao Papo,

con Totta e Mamma siamo andati al cine a vedere “Smetto quando voglio – Masterclass” sì, il secondo episodio. Il primo t’era piaciuto, questo è ancora di più un film con ritmo e azione all’americana, come i tuoi preferiti! La scena dell’incidente in auto è girata in slow motion, al super rallentatore, tipo il video del ghepardo che abbiamo visto un sacco di volte. Mi ha ricordato la lunga sequenza all’inizio di Dead Pool il tuo film Mito. Totta s’è fatta un sacco di risate! Anche io e Mamma ci siamo divertiti parecchio, i dialoghi poi sono spassosissimi, con lessico forbito da professori universitari, la ciliegina sulla torta del film.

Ieri ha compiuto 50 anni RobertoBaggio, sì, bravo, ti ricordi che avevamo guardato un servizio sulla sua carriera e i suoi infortuni a Sfide. Bravo, quello con le ginocchia rotte sin da inizio carriera, il mio calciatore preferito di quando ero ragazzino. Una specie di fratello maggiore in qualche modo. Una vita fa gli avevo dedicato questa poesia:

Io forse troppo,
ma tutti abbiamo vissuto nei suoi piedi.
I suoi piedi sono parte di noi e noi siamo parte dei suoi piedi.
Lui è un predestinato, lui ha uno scopo.
La sua missione è tenere in vita la Poesia,
darci modo di capire che i ricordi possono tornare
anche solo per la soffice carezza di un lampo, ma possono tornare!
…e tornare forti, ancor più di quelli che tentiamo di riscovare nella memoria.
Ma perché tornano?
Per darci la forza di continuare a sperare
che la vita non sia solo materialità ma anche sogno.
E fino a quando avrà voglia, e riuscirà a correre,
io avrò l’obbligo di credere che il sogno sia il succo e
l’unica parte vera della vita.
Ora sta a me correre o lasciare che la vita passi,
senza che me ne volessi curare.
Grazie piccolo babbà
che affronti l’inesorabile scorrere del tempo
con dolcezza e semplicità.

(Tratta da “I Piedi Parlano” di Arcano Pennazzi, anno 2002, Cidal Editore)

L’ho scritta 15 anni fa per RobertoBaggio e quasi ti calza a pennello Papo… già, una vita fa… tanti sogni fa… l’età in cui si sognava tanto… di quanti pezzi di vite è fatta ‘sta vita? Una prima di te, una con te ed una dopo di te… Spazi, questione di spazi come ti scrivevo nella Lettera 4…

“…i ricordi possono tornare
anche solo per la soffice carezza di un lampo, ma possono tornare!
…e tornare forti, ancor più di quelli che tentiamo di riscovare nella memoria”.

Ricordi, tornare, memoria, vita, Papo, sono qui che ti aspetto per andare a pescare!

Papà

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