Perché dovrei affliggermi ora?

Ciao Papo,
se c’eri ancora tu, in questi giorni saremmo sicuramente andati via col camper, ci sono quattro giorni interi di vacanza. Il problema è che per la mamma è troppo presto, per la mamma è troppo presto per tante cose, io la aspetto. Lei va di corsa per altre e mi aspetta. Va bene così, parliamo, discutiamo, ci baciamo e ci abbracciamo, nelle nostre reazioni opposte ma non contrarie ci aspettiamo. Tu ci vedi, Papo? Ieri sei venuto a dare una sbirciata al cinema con me, Totta e Sveva? Carino Trolls vero? Non gli avrei dato una lira ed invece! Oh Papo, lo sai che tra poco al cine escono due nuovi Marvel: “Logan” storia di Wolverine e “Doctor Strange”, mannaggia ce li dovevamo troppo andare a vedere…
Papo, ti ricordi come era cominciata in modo divertente la tua ultima giornata qui, nel mondo in cui tutto ha un inizio ed una fine? Vi siete svegliati con comodo, latte di riso a letto e poi facevo il minchione parlando in rima con tutte le consonanti mosce, poi abbiamo fatto anche il gioco di storpiare le parolacce e ridevamo come tre pirloni io, te e Totta. Che bello! La mamma era tornata a casa il giorno prima e quella mattina mi ero svegliato particolarmente in buona, e nel lettone del camper in mezzo tra te e Totta avevo scritto un po’ di battute.

Ancora più inutile del bagnino a bordo vasca alle finali di nuoto alle olimpiadi, per i miei figli è l’animazione nei campeggi. Ma di gran lunga più inutile del bagnino a bordo vasca alle finali di nuoto alle olimpiadi e per i miei figli l’animazione nei campeggi, è stato portarmi dietro due scatole di preservativi, ancora immacolate, per due settimane di vacanza in camper in quattro più cane, ma si sa sono un inguardabile ottimista, oltre che un gran romantico!

Finiti Europei ed Olimpiadi siamo tutti meno italiani…

Trattoria, Totta deve andare in bagno, lei vuole andare in quello delle donne ed io insisto affinché vada in quello degli handicappati. Alla fine cede e fa la pipì dove dico io. Le domando: “Perché non volevi farla qui?”. Totta, più che politicamente scorretta oltre modo raziocinante: “Papà, perché se hanno qualche problema e sono handicappati la fanno sull’asse!”.

Cosa malaugurare ai due ragazzi olandesi che camminano scalzi sempre e ovunque? Dai bagni, alla piscina, al mare, alla pineta, su asfalto, brecciolino, aghi di pino, piscio e guano? Pensandoci, peggio di quel che già fanno non riesco a malaugurargli.

Non conosco altra forma di vacanza che non sia il campeggio. Da bambino coi miei in roulotte, da ragazzino in tenda con l’oratorio, da ragazzo in tenda con gli amici, da fidanzato in moto e micro tendina, da genitore in camper. L’unica cosa cui non sono ancora riuscito ad abituarmi dopo quattro decenni di campeggio è la fragranza lasciata nei bagni dei camping dall’immancabile uomo di mezza età che, recandosi al bagno verso il 20 agosto, in un sol colpo, deposita nella fossa biologica del campeggio, con molta cura ma con scarso riserbo, cenone di Natale, cenone dell’ultimo dell’anno, pranzo di Pasqua e pranzo di Ferragosto.

Le uozzappavo alla mamma. Io ho il mio gusto e non scrivo tanto per scrivere, ma la mamma mi faceva sempre capire se una battuta era proprio bella e funzionava o se andava calibrata meglio. Era un bellissimo lunedì mattina, Papo! I risvegli ed i sorrisi tuo e di Totta, Luna che come sempre scodinzolava e abbaiava. Aveva fatto un acquazzone la notte prima e s’era bagnato tutto in veranda, fossi rimasto al bar con voi e con i nonni anziché tornare al camper a stendere forse non sarebbe andata a finire così… forse… coi se e coi ma… doveva andare così… la nostra vita di qua dall’Infinito rimasta appesa ai tre puntini di sospensione.
Papo, leggo spessissimo questa Massima Zen:

Tung Men Wu, vissuto a Wei, non si afflisse quando il figlio morì.
Sua moglie gli disse: “Nessuno al mondo amava il proprio figlio quanto te, perché non ti affliggi, ora che è morto?”.
Egli rispose: “Non avevo figli, e quando non ne avevo, non mi affliggevo. Ora che è morto tutto è come prima, quando non avevo alcun figlio. Perché dovrei affliggermi ora?”.

Si capisce tutto e non si capisce un cazzo da ‘sta frase… un po’ come dalla vita e dallo studio perché comunque gli eventi rafforzano le tue convinzioni o le mutano radicalmente… si capisce che quando hai amato veramente sei pronto a lasciare andare… si capisce che quando hai amato veramente la completezza del rapporto ti prepara ad essere pronto a lasciare andare… si capisce che Wu tanto è Saggio quanto è Folle… si capisce che il Tutto, fatto di vita e di mistero tanto è Saggio quanto è Folle. “Perché dovrei affliggermi ora…” è un librettino che parla dell’uomo essenziale e dell’uomo accidentale ce l’ho da venti, venticinque anni. Un quarto di secolo Papo, gli anni di Siddharta, dei Metallica, dei Maiden, dei Manowar, dei Savatage, di De André, Guccini, De Gregori, Dalla, dei Queen, dei Pink Floyd, di Roberto Baggio, del Furgone T2 VW, di una ragazza particolarmente puttana, delle puttane particolarmente ragazze sole e indifese e delle mirabolanti puttanate con gli amici che sono ancora gli stessi di allora. Gli anni di ciò che mi ha formato, di ciò che ero e di ciò che sono.
Papo, ti ricordi del mezzo sorriso del Buddah? E di Deadpool? Di Spirithorse of the Cherokee? Di quando sei andato dal dentista ed hai disegnato la mappa “I cicli della bocca”? Ti sei fatto alla svelta Papo, è stato così ricco e completo il tuo passaggio da ‘ste parti che… perché dovrei affliggermi ora?

Oggi è domenica Papo, si onora la Formula Magica della Lasagna di Nonna! Buon appetito mangione cosmico!
Papà
lett-52

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