Altalena

 

 

Ciao Papo,

non rimpiazzo la cosa più importante che ho con qualcos’altro, continuo a viverti o almeno ci provo. Tra due giorni sarai nelle case di molti italiani, chissà se i “Vi penso sempre” diventeranno qualcosa in più… non ci devono pensare, devono vivere, magari trovare come si fa a comunicare tra questi due mondi… o forse no? Dici che è meglio di no Papo? Se scopriamo quanto è bello di là dall’Infinito ci suicidiamo tutti? E’ vero che i suicidi vanno altrove e non lì dove sei tu?
La gente, io compreso, parla, parla e non cambia mai. Dicono che le nostre Lettere fanno riflettere, fanno apprezzare il Vero ed il Bello della Vita ma continuiamo tutti a rimanerci incastrati in mezzo.
Ci sono bambini con grandi problemi da uomini e non hanno che guardare con fiducia al futuro. E ci sono uomini con piccoli problemi da bambini che altro non sanno fare che disperarsi per il presente.
Il tempo fa il suo corso per tutti, non so se credere nel destino ma nel compimento di un viaggio del quale abbiamo capito davvero poco sì che ci credo.
Papo, tra due giorni compio gli anni io e tra quattro Tu. Tu hai smesso di compierli, io no. Ti racconto cosa succede alla mia età, l’ho scritta qualche anno fa, tu e Totta eravate Piccoli e avevamo tutta la nostra vita davanti: 
Andrea, Arcano, in corsa verso i quaranta… trentasette tra qualche dì. In prossimità dei quarant’anni cominci a perdere un pelo di tono muscolare, il carapace addominale ti si ribalta su se stesso e ti spunta una roba in mezzo alla pancia che sembri gravido di quattro mesi, ho chiesto alla dottoressa se fosse normale ‘sto gonfiore, e mi ha prescritto una morfologica… Ti spuntano tipi di peli in tipi di posti che nemmeno al National Geografic sanno catalogarli… I capelli si fanno più radi ma ordinati! Un po’ pavidi, nessuno in prima linea, tutti, quelli più affezionati al tuo cuoio capelluto, si ritirano in trincea sulla nuca… Altro che pavidi! Lo fanno per guardarti la schiena! Non dico niente di nuovo, solo che quando ci passi tu in prima persona è sempre un po’ diverso rispetto a sentirlo raccontare da chi già c’è passato. Però col tempo cominci ad apprezzare il piacere della lentezza! Che paradosso l’esistenza umana: da giovane hai tutto il tempo che vuoi ma sei sempre di corsa, da vecchio di tempo te ne rimane poco ma vai a rilento… Comunque verso i quaranta cominci ad apprezzare l’essenza delle cose e ad apprezzarne il gusto. Ad esempio: da ragazzino andavo al Burghy e mi mangiavo sette panini imbottiti di vitello con corna, zoccoli, pelo e aratro, farciti di salsa di sassi a pezzettoni e maionese di dentifricio, una sorsata di Coca, un ruttino appena accennato, col quale traslocavo la mobilia del Burghy di Duomo a quello di San Babila e stavo da Dio! Digerivo tutto, adesso faccio fatica a digerire anche la mia saliva quando deglutisco… Ma che ci vuoi fare… e semplicemente l’ineluttabile scorrere del tempo… fare all’amore però è diventato più bello! Non è più una gara di sollevamento pesi, l’inquilino dei piani bassi si erge a dare un’occhiata se proprio ne vale la pena… fare l’amore è diventata una vera e quieta goduria! Io e la mia Compagna finalmente ci fondiamo in uno stato d’estasi suprema, un lungo caldo abbraccio estatico di un paio di minuti.
Io Papo ero e sono in questa fase della vita, tu eri nella più Bella, stavi entrando in quella adolescenziale che è sì complicata ma ti fa sentire d’avere i SuperPoteri e all’improvviso è andata che te ne sei andato, così… non c’è niente da fare, la vita è fatta di alti e bassi, bastasse ricordarsi come si faceva ad andare in altalena per stare meglio… ricordarselo però è già qualcosa!
Dormimi sul naso tutte le volte che vuoi!
Papà

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