Sono allergico ai baci e alle regole

 

Ciao Papo,
hai visto che sono finalmente riuscito a ripulirmi la mia bacheca? Me l’avevano conciata un Bordello d’Amore e d’Affetto e devono continuare perché siamo “solo” a 400 lettere e dobbiamo metterne insieme molte ma molte di più! Glielo dici tu di ingegnarsi, di fare foto ovunque, di fermare i passanti e raccontargli di te e di questa storia d’amore Cosmico? Digli che poi tutti insieme posso andarsi a guardare le foto di noi tutti insieme qui dentro:
http://www.paposuperhero.com/site/posso-fare-il-bis/

digli anche che poi Zamo fa dei bellissimi video come questo per ringraziarli d’aver fatto circolare l’Amore:
https://www.facebook.com/paposuperhero/videos/380192962328008/

Digli anche che per Natale non ci sono i tempi tecnici per avere belli e pronti i libri ma se ci mandano una caterva di foto poi io chiamo il Sig. R. di Feltrinelli, ho il suo numero personale, dicendogli che ci sono pronti via un paio di migliaia di persone che gli comprano due libri, lui apre il negozio una mattina e quattromila copie sono già vendute. Allora il Sig. R. non ci pensa due volte e mi mette in contatto con gli editor di Feltrinelli per metterli davvero in produzione i tuoi primi due libri.
Papo, te li ricordi i tuoi Lego? Ti ricordi che ti divertivi un sacco a mescolare capelli, teste, busti, gambe, mani e accessori vari e mi facevi diventare matto… poi io te li smontavo e rimontavo giusti e tu ricominciavi col tuo casino. Ci facevamo i dispetti a vicenda con la valanga di omini Lego che avevi. Ogni ricovero lo zio Frenk ti regalava un sacco di Lego ed io dicevo che speravo non ti ricoverassero più perché non sapevamo più dove metterceli tutte ‘ste costruzioni… e tu che ti sentivi un bimbo fortunato perché avevi tanti giochi, perché avevi tanto materiale per accompagnare la tua fantasia. Perché c’eravamo noi, perché potevi non andare a scuola e perché quando il Mostro colpiva poi tu potevi dire tutte le parolacce che volevi fino a che restavi ricoverato.
Te la ricordi la volta che coi Lego hai fatto il concerto di Marilyn Manson con la sua band e uno stuolo di cadaveri decapitati… quanto ridere ci hai fatto fare Papo!
In auto da solo ascolto spesso a tutto volume “The beautiful people” di Manson spesso grido a squarciagola “The beatiful Papo… The beatiful Papo… Perché sei monto? Perché sei morto? Nooo!”. Poi arrivo a destinazione e mi do un contegno. Spesso quando ti penso scuoto la testa, parte in automatico quel “Nooo…” la non accettazione del fatto compiuto che tu non sia più qui con noi. Poi o lo sguardo di Totta o un tuo ricordo mi fanno riprendere. Questo mi salva sempre:

Tu Papo: “Mamma perché Toro seduto si chiama così?” Mamma Morbidezze: “Perché gli indiani hanno questi nomi così belli!” Papo: “E c’è anche Aquila che atterra, Falco che corre e Fagiano che fa così (muovendo il pupazzetto nella mano)?”.

Totta per il Movimento Femminista…
Sala, i bimbi si esibiscono in performance di vario genere, Totta plana sul pavimento con l’osso pubico dopo essersi esibita in una spettacolare spaccata volante scassa inguine. Restiamo tutti in attesa di urlo e lacrime e lei saltellando tutta tronfia: “Io lo posso fare perché ho la vagina, Papo nooo…!! Si possono fare cose bellissime senza quell’ingombrante pisellone!”.

Tu Papo mentre giochiamo al Mostro Baciatoratore fa outing: “Pá, sono allergico ai baci e alle regole!”.

Papo, la Candida Potenza di voi bambini è disarmante! Ci hai insegnato a combattere e sconfiggere il più terribile dei Mostri solo armato di un sorriso, quella stessa espressione di gioia e serenità non smetterà mai di brillare perché la monte non esiste!
Papà

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