Ciao a tutti,

come avete visto non ci sono carri, paramenti e veglie funebri, messe, orazioni e sermoni. Ci sono tutti gli amici di Papo, tutti coloro che gli vogliono bene e tutti quelli che sono venuti a salutarlo anche solo perché da lontano si capisce che Papo è un Figo pazzesco. Oggi si omaggia la vita. Se pure breve, la vita piena e ricca di Papo. Chi si mette a piangere sappia che Papo lo sta guardando e gli sta dando del: “Ciuccellone!”, io comunque vi do il permesso se vi scappa.

Papo detesta la matematica e in questi giorni ho capito perché. Perché la matematica è monotona, è pura statistica; per carità! È importantissima se no ti danno il resto sbagliato al supermercato e tu non te ne accorgi. Ma la matematica tira solo somme, per lo più parziali. Se uno si fida troppo della matematica oggi c’è da essere troppo tristi per continuare a vivere. Perché una vita non può fermarsi a 10 anni, una vita innocente con tutto il futuro davanti non deve fermarsi a 10 anni. Ma abbiamo detto che la matematica è fallace, in 10 anni vissuti molto intensamente Papo ha girato in camper mezza Europa, ha visto animali terrestri, marini e volanti di ogni specie. Papo ha vissuto emozioni forti, ha corso, giocato, scalato, arrampicato, è andato in monopattino, pattini, skate e bici. Ha suonato, cantato, ballato e ha riso tanto. Ha amato intensamente la lasagna, i funghi, il salmone, le vongole e le cozze. Ha amato il cinema, soprattutto i film violenti, ha vissuto la sua “Notte da leoni” al pigiama party per il suo decimo compleanno, è stato “Revenant” più volte nella sua vita, è stato come Deadpool, Wolverine e Ironman nelle sue battaglie per la vita, e soprattutto è stato come Adam Sandler, Ben Stiller, Jim Carrey, Roberto Benigni e Checco Zalone il più divertente protagonista delle nostre vite.

Papo è stato a concerti, a teatro, allo stadio e al cabaret. Papo ci ha fatto organizzare quattro spettacoli del cuore e ha fatto stanziare al comune di Bollate una ventina di defibrillatori.

Della matematica abbiamo detto. Ma anche la nostra lingua in una situazione simile non riesce a venirci in aiuto perché le parole non esistono, non esiste proprio il vocabolo nella nostra cultura millenaria, perché non è nell’ordine naturale delle cose perdere un figlio. Se rimani senza genitori sei “orfano” ma se perdi un figlio non esiste parola.

Ci siamo inventati religioni, morale e varie filosofie di pensiero per tentare di arginare mare di dolore. E secondo ognuna di queste, compreso l’ateismo, Papo ovunque sia è andato a stare bene. Il karma, lo spirito di Papo è quello che ha mostrato ogni giorno, ogni istante della sua vita terrena, quello di un bellissimo e intelligentissimo bambino che aveva voglia di fare, di scoprire, di inventare, di provare e di giocare. Sicuramente si sta divertendo e correndo da altre parti: state sereni per questo. Corre, salta e fa capriole su un prato verde e probabilmente in questo momento ci sta pure prendendo in giro perché noi siamo qui tutti tristi.

Ogni stella cadente, ogni ciglia, ogni “esprimi un desiderio” era che Papo diventasse grande e vivesse una vita lunga e serena. Ma lui è stato come quel bagliore improvviso che attraversa il cielo sereno e ti lascia senza fiato. Nulla prima e dopo il suo passaggio è più lo stesso. Ora c’è da reinventarsi come vivere.

Intorno a Papo si era creato uno schieramento di forze da tener testa alle più temibili minacce provenienti da terra e spazio, grazie alla nostra famiglia che si è sempre unita e stretta intorno a Papo. Grazie agli insegnanti: Diana, Laura, Maurizio, Myriam e Silvia. Grazie a tutti gli amici e a tutti quelli che vogliono bene a Papo e ci sono stati in questi dieci anni. Grazie all’equipe dell’ospedale di Pavia e alla dottoressa Mannarino. Grazie all’equipe dell’ospedale di Amsterdam. Grazie all’equipe dell’ospedale di Bergamo, alla dottoressa Marrone, al dottor Iacovoni e al dottor De Filippo. Grazie all’equipe dell’ospedale di Firenze e al dottor Olivotto. Grazie all’equipe dell’ospedale Niguarda e al dottor Vignati. Grazie all’equipe dell’ospedale di Trieste, alla dottoressa Bollini e al dottor Gabrielli. Una contraerea che per anni ha tenuto botta a tutto ma purtroppo un nano millimetro di mutazione genetica, quando ci si stava convincendo che ce la si poteva fare per davvero, ha messo tutti in ginocchio.

Nicoletta, la mamma di Papo, la persona che meglio di tutti lo conosce mi ha detto che Papo in realtà ci aveva già salutato appena aveva perso i sensi. Papo aveva fretta di andare a divertirsi altrove, questo è certo, si sta divertendo e sicuramente in barba a tutti sta correndo e saltando come un matto. Quei due giorni di lotta disperata in ospedale è rimasto nei paraggi per farci abituare all’idea che a breve non sarebbe più stato qui con noi. Totta, la sua amata sorellina, mi ha detto che adesso Papo è un albero o un tasso o un lupo o un pesce luccio. Anzi, poi mi ha detto, siccome a Papo piace cambiare, che un mese è la montagna, il mese dopo fa la tigre, il mese dopo fa l’aquila.

Per tutti, sia quelli cui piace la matematica e anche per quelli che la detestano, Papo fino al suo ultimo secondo di vita cosciente è stato un bellissimo e divertentissimo bambino sereno e felice e fino al suo ultimo respiro è stato, è e sarà il più valoroso tra i SuperEroi.

 

Corri libero e divertiti amore mio bellissimo!

Papà

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12 Comments

  1. Nives Monda says:

    mi dispiace Papo, ti chiedo scusa, ma non sono riuscita a non piangere. mi farò perdonare per essere stata ciuccellona, come dici tu, chiagnazzara, come dico io che vengo da Napoli, mi farò perdonare leggendo e facendo leggere tutte le tue bellissime lettere e impegnandomi per fare aumentare il bombardamento d’amore intorno a te. Ringrazio Roberto e Francesca che mi hanno fatto incontrare la tua storia, la tua vita.
    A presto Papo 🙂

  2. Donatella says:

    Ad alcune speciali creature è stato dato il destino di concentrare una vita in pochi anni, allora il talento, la bellezza, il cuore diventano per contro enormi! Così è stato per il piccolo incantevole Papo.
    E a qualcuno è stato assegnato il destino di accogliere ed accompagnare queste creature lungo il loro cammino.
    Creature speciali, anime grandi le une e le altre, ricche di forza, coraggio e amore, necessari per attraversare questo spazio e tempo .
    E poi… io credo che poi, troveremo l’incarnazione dei nostri desideri e dei nostri sogni , il paradiso sarà fatto ed abitato esattamente dai nostri desideri più belli e dei nostri amori.
    Caro Papo e cari tutti voi che , lo avete amato e ne avete condiviso la strada, un abbraccio stretto e forte e buona vita.

  3. Tiziana says:

    Ciao Andrea,
    Io ho perso un fratello il 15 agosto 2009 e da allora per 7 anni ho fatto come te. Ho scritto su un blog (Dedicato a te, Roberto ) post quasi tutti i giorni che due anni fa ho trasferito su un libro autopubblicato dal titolo Il dolore dell’anima. Puoi farlo anche tu più in là. Non è difficile. Adesso il tuo dolore è molto acuto e devastante. Ci vorranno parecchi anni affinché si attenui un po’. Non si vive più come prima…. sì sopravvive. Un abbraccio sincero. Tiziana

  4. Alessandro says:

    Ciao Papo benedizione celeste in questa vita terrena per tutti quelli che ti hanno conosciuto.
    Ho letto per caso un articolo e mi sono imbattuto in te.
    Sono un papà anche io e tremo al pensiero della prova che tua mamma e tuo papà stanno affrontando, ma tu ci sei sempre per loro, li guardi, li segui, li consigli e li proteggi dal bellissimo posto in cui ora sicuramente ti troverai.. Tra una corsa e l’altra ti fermerài per guardare indietro accertandoti che mamma e papà non si smarriscano..
    Ora smetto anche io di fare il ciuccellone.. Promesso.. Promesso anche che farò in modo che altri conoscano te e tutta la tua bella famiglia.

    Gioca tesoro.. Gioca, perché è giusto che tu adesso lo faccia..

  5. Mauro says:

    A quarant’anni Papo, sto piangendo come un cretino….Come dice il mio cantante preferito un padre non dovrebbe piangere mai….Hai avuto la fortuna di avere un papà che è il max con cui hai condiviso più cose tu in dieci anni che io col mio in quaranta…Ho conosciuto la tua storia oggi è leggere di te e del tuo papà mi fa pensare a quanto debba essere vicino a Filippo e Martina…I miei mostri di 4 e 7 anni….E scherzo del destino mentre tu lasciavi chi ti voleva bene io lasciavo la casa in cui vivevo con loro…..Mi impegno a leggere le tue lettere mi faranno diventare grande….Ciao cucciolo ovunque tu sia

  6. Anna Ida Fare' says:

    Grazie Papo! Grazie davvero a te fantastico ragazzino, e alla tua famiglia meravigliosa. Vi ringrazio davvero, un’iniezione d’amore incredibile e inaspettata.
    Hai ragione Papi, la matematica è’ orribile, cosa ci sarà mai da calcolare, a me piacciono le cose incalcolabili, le meraviglie, le sorprese invece. Come te! Corri forte, un bacio Anna

  7. paola d'ercole says:

    Ciao Papo non mi sgridare non sono riuscita a trattenere le lacrime anche se per me sono un misto di felicità e di tristezza. Grazie al tuo papà tu continui a vivere in mezzo a noi anche se no in carne e ossa, in dieci anni hai vissuto intensamente lasciando un bellissimo ricordo di te e della tua voglia di vivere. Anch’io ho un bambino di 7 anni e uno di 6 mesi che mi riempiono le mie giornate monotone grazie a loro da otto anni sono un altra persona e ogni volta che mi capita di rimproverare il grande me ne pento. Divertiti e corri spensierato in quel bellissimo paradiso troverai sempre qualcuno che vigilerà su di te.
    Un bacio e saluta il piccolo Mattia e la sua mamma che sono volati in cielo ancor prima di veder la luce della vita. Oggi il piccolo avrebbe avuto la tua età e ora è un angelo come te .
    Ciao Paola

  8. Franco says:

    Mi dispiace…ma anche io sono un papà di un bambino che ad agosto farà 10 anni, sono il suo eroe, e la mamma, con un pizzico infinito di gelosia, dice che lui mi seguirebbe ovunque, anche se mi gettassi in un pozzo. Ammiro la tua forza ed il tuo coraggio. Ho letto a caso 2 righe di una lettera, e sto piangendo come un somaro, pensando al mio bambino. Ammiro forza e coraggio tua e del tuo ragazzo…ti chiedo scusa se ho trasgredito ad un ordine di non piangere. Un abbraccio fortissimo…noi papà ci capiamo al volo…

  9. carlo says:

    10 anni vissuti intensamente sono come 100 anni. se poi il ricordo esalta i momenti belli la morte davvero non esiste. Il tuo bambino è sempre vicino a te. nell’altra stanza. anche se non lo vedi la sua presenza è ancora viva e forte. gira ogni angolo ed aspettati sempre di incontrarlo all’improvviso.

  10. Francesco says:

    Ciao Andrea,
    non posso far altro che ringraziarti, ti ammiro per la forza che hai dimostrato e che oggi ti guida. Sono un papà adottivo e la tua storia oltre ad aprire il rubinetto delle lacrime, mi ha fatto pensare che la vita è bella e deve essere vissuta in ogni suo attimo, perchè non sappiamo come e quando chi metterà alla prova…. Un forte abbraccio al tuo cucciolo Papo e che la vita vi faccia sempre sorridere!

  11. Lorenzo Rovida says:

    Ci sono cascato anch’ io come un pollo Papo…ho pianto!!
    Fammi un favore se puoi. Dai un bacio alla mia sorellina che è lassù dal 95.
    Ho 2 figli, e il solo pensiero mi traumatizza.
    Mando un abbraccio al papà di Papo. Da padre a padre.
    GRAZIE

  12. maria says:

    Quanta forza devono avere una mamma ed un papà quando vengono messi alla prova così duramente ,e voi sicuramente la rappresentate in maniera sublime : Cercate di continuare a vivere anche nel rispetto della piccola Totta; vi auguro solo che con il tempo possiate trovare tanta serenità pensando che il piccolo Papo ha subito solo una trasformazione ma è con voi .Vi abbraccio

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