Sono incazzato

 

 

Ciao Papo,

sono incazzato.
Sono incazzato perché in questa foto non ci sei.
Sono incazzato perché sei arrivato quando avevamo trent’anni e tutta una vita davanti. Ci hai sconvolto l’esistenza, come è Sacro Santo che un bimbo faccia, sei diventato Grande tutto d’un tratto e te ne sei andato nella prossima vita senza manco salutare. Così a modo tuo.
Sì Papo, anche con te sono incazzato.
Sono incazzato perché ti ho visto nascere esanime.
Sono incazzato perché Mamma rimase a casa da lavoro, era troppo desolante il tuo broncio al nido e questo fu un grande atto di Coraggio in questa cazzo di società tutto consumo ed emancipazione, nella quale se non produci, non guadagni e non spendi, non vali un cazzo di niente ma al DNA sai che cazzo gliene è fottuto di tutta l’attenzione e la cura che abbiamo avuto a crescerti…
Sono incazzato perché volevamo andare a vivere in campagna ma abbiamo poi desistito anche per le tue condizioni di salute.
Sono incazzato perché le logiche che governano il lavoro non mi sono mai piaciute, me lo sono comunque fatte andare bene per il senso di famiglia.
Sono incazzato perché ad Amsterdam ti ho trovato esanime a terra.
Sono incazzato perché la sincope a scuola ha cambiato la nostra famiglia.
Sono incazzato perché a Trieste mi sei morto davanti agli occhi e tentando di fare di tutto non ho potuto fare niente. Questo fine settimana lungo il viaggio in autostrada ascoltavamo con Totta De André, ne “La Guerra di Piero” dice: “Vedere gli occhi di un uomo che muore” perché a me è toccato di vedere i tuoi occhi mentre morivi tirando profondi sospironi che non riuscivano a catturarla quella merda di aria.
Sono incazzato perché a me chi me la pulisce la memoria?
Sono incazzato perché a me chi me la ridà la mia vita?
Sono incazzato perché io potevo finire tetraplegico in un cazzo di letto a marcire per i prossimi quarant’anni attaccato ad un cazzo di tubo ma tu dovevi vivertela tutta ‘sta vita.
Sono incazzato perché tutt’oggi con tutto quello che mi è successo sono incastrato nelle responsabilità. Cazzo Papo se hai fatto bene a volare via prima che le responsabilità ti schiacciassero e deformassero. Ti sei potuto esprimere al Meglio delle tue potenzialità senza deleterie contaminazioni caro il mio Bambino per sempre.
Sono incazzato con questa vita che va troppo di corsa.
Sono incazzato con la competizione.
Sono incazzato con tutti quelli e tutto quello che ho intorno che continua ad andare di corsa, tutti distratti ed io ad osservare e mandare giù tutta ‘sta merda, da solo.
Sono incazzato perché trattengo così bene tutta questa incazzatura e nulla cambia.
Sono incazzato con tempo, col l’attesa, con la pazienza, perché solo loro sanno ed io ci devo diventare Amico.
Sono incazzato perché sto incassando troppo, da tutto e da tutti.
Sono incazzato per le scelte mai prese perché comunque andava bene così.
Sono incazzato per le decisioni che si devono prendere perché saranno dure da affrontare.
Sono solo e molto incazzato con me stesso perché non si può fare nulla per tornare indietro ma ho l’obbligo morale con me stesso di capire come si fa ad andare avanti e non solo a tenere botta a tutto e tutti.
Una cosa buona però l’ho fatta anche io ed è scriverti, starti vicino e raccontarti al mondo.
Manca un mese esatto all’uscita del tuo Meraviglioso Libro, Mamma lo ha già letto quattro volte, mi ha detto che è Bellissimo, proprio come Te, “E’ il miglior regalo che potevi fare al nostro Papo” mi ha detto. Questo per me è un passo importante, tanti piccoli passetti così, uno in fila all’altro in avanti e non uno in avanti e due indietro e sarò sempre meno incazzato.
Papo, ne ho altre mille da dirti ma facciamo che per oggi non mi incazzo più e continuo ad imparare come si fa a camminare insieme.
Papà
18 aprile 2017

Lettera 196

Sono incazzato     Ciao Papo, sono incazzato. Sono incazzato perché in questa foto non ci sei. Sono incazzato perché sei arrivato quando avevamo trent’anni e tutta una vita davanti. Ci hai sconvolto l’esistenza, come è Sacro Santo che un bimbo faccia, sei diventato Grande tutto d’un tratto e te […]
17 aprile 2017

Lettera 195

Faro dei granchi     Ciao Papo, sono davanti al mare a spasso con Luna, ti sto scrivendo da un tronco d’albero finito chissà come qui in spiaggia. Il faro saldo osserva il mare, l’intelligenza del cemento armato contro la prepotente imprevedibilità della natura. Luna tiene d’occhio tre cigni, lo […]
22 marzo 2017

Lettera 177

Frammenti d’un bernoccolo     Ciao Papo, ti ricordi quando t’era venuto il Bernoccolo? Io aprivo la portiera della Multipla, tu correvi verso l’auto, quando le cose devono andare di sfiga il sincronismo tra azioni apparentemente normali, che poi risulteranno infauste, riesce sempre ad essere terribilmente perfetto e sbadabem con […]
21 marzo 2017

Lettera 176

Il bambino in bianco e nero     Ciao Papo, oggi ti faccio raccontare una storia dalle parole di un’altra mamma, dai disegni di un’altra sorellina e dalla mia voce che non è un granché ma è la voce sentita di un amico che sa cosa vuol dire avere a […]
17 marzo 2017

Lettera 171

CamperOne Rules     Ciao Papo, ieri è stato il compleanno di Luna, la tua fidanzata, come dicevi tu, ha compiuto 4 anni. Mamma le ha preso un bell’osso! Se lo sgranocchia e se lo porta in giro da per tutto, giù dai Nonni, in giardino, lo riporta su da […]
16 marzo 2017

Lettera 170

Totta è una Luce… è la Strada!   Ciao Papo, ué, ne avessi visto uno dei colombi o uccelli con quelle piumette così bianche che ci fai volare intorno… domenica mattina una dopo l’altra tre piumette bianche. L’ultima strabiliante, in piazza a Novate mentre salutavamo gli amici. Parecchia gente intorno, […]
10 marzo 2017

Lettera 167

La Primavera   Ciao Papo, quant’è Bella la Primavera? Quanto fa bene la Primavera? Respirarla così da vicino e sentirne il caldo abbraccio mi ha fatto scappare di scriverle ‘sta roba da “Ronticone” (Romanticone ndr) quanto ci siamo divertiti a storpiare le parole e a renderle più nostre…   La […]
2 marzo 2017

Lettera 90 e 4/4

Rifuggiamo gli stronzi… definitivo!   Ciao Papo, nel mondo degli adulti non si deve dire chiaramente e con candore come la si pensa perché se no il permaloso e il mal pensante di turno se la prendono. Nel mondo degli adulti si va avanti, si sorride e alla prima occasione […]
27 febbraio 2017

Lettera 160

Le coccole del carrarmato    Ciao Papo, oggi sono proprio stanco perché alle tre e mezza ero già in piedi a scrivere il nostro libro e a lavoro sono indietro e alle sette e mezza di sera ero ancora lì. No, non mi lamento, non ci si deve mai lamentare, […]
26 febbraio 2017

Lettera 159

Quando esplode una stella   Ciao Papo, ma tu ogni tanto vai a trovare i tuoi amici a scuola? E dalla classe di Totta passi? Maestra Musa ha detto che Totta dopo lo smarrimento iniziale per essere rimasta senza Te è ora diventata un vulcano di entusiasmo! Notiamo anche io […]