Vietato morire

 

 

Ciao Papo,

ti ho rotto le balle oggi con quattro Lettere eh…! Così… mi piaceva ricordare a chi ci legge che è tutto vero quello che scriviamo, che le fonti di ispirazione che mi dai sono inesauribili e che il pensiero di te è costante e sempre presente.

Quanto la piango bene questa canzone nelle, almeno, dieci volte al giorno che la ascolto?

Queste parole:

Ricordo quegli occhi pieni di vita

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai

Figlio mio ricorda

L’uomo che tu diventerai

Non sarà mai più grande dell’amore che dai

Ma la magia era finita

Restava solo da prendere a morsi la vita

Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede

Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare

Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire

Figlio mio ricorda bene che

La vita che avrai

Non sarà mai distante dell’amore che dai

Ricorda di disobbedire

Perché è vietato morire

Ricorda di disobbedire

Perché è vietato morire

Perché è vietato morire

Vietato morire

 

Papo, sono le tue parole. Sono le tue azioni. Sono l’eredità che ci lasci.

Avevi solo paura dei bulli delle medie che avresti incontrato l’anno prossimo e di questo parla la canzone.

Quelle persone con la testa dritta in cammino ognuna una, unica e sola in mezzo alle altre a creare la comunità siamo noi che ti abbiamo salutato un maledetto giorno di fine agosto ed ogni giorno ti portiamo nei nostri pensieri più belli.
Chissà se tu ed Ermal Meta vi conoscete…

 

Alla prossima volta soldo di cacio!

Papà

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