Sudare l’Amore

 

 

Ciao Papo,
non sei destinato a un luogo triste. Tu Sei e Vivi nei Migliori Spazi immaginabili! Nulla che racconta di Te è e sarà mai triste! Questa pagina, il Tuo Libro, il Tuo Disco, il Tuo Musical, il Tuo Film quando si accorgeranno di Te, non sarà triste. Mi ha deflagrato le palle chi continua a parlarmi del mio dolore. Non ne sa niente del mio dolore chi parla del mio dolore. Solo due persone sanno esattamente e profondamente del mio dolore. Dei miei tre enormi macigni. Della mio Grande Credo che spazza via ogni dolore perché è Amare e Vivere!
Corro Papo, corro e non smetto più. Scrivo battute, no non torno a fare il cabaret ho perso il giro, invece scrivere non smetto e lavorerò ad altri libri. Sulla mia bacheca posto battute perché mi fa bene ordirle, ridere e far ridere, seguo la Tua Lezione della Leggerezza!
 
Io e la banana avevamo una confidenza tutta nostra. Calma non parlo della mia escrescenza inguinale, parlo di quella che brandisci, sbucci, mordi, inghiotti, metabolizzi ed espelli. Scopro solo oggi dopo oltre quarant’anni di pellegrinaggio terreno, dopo circa 15.000 giorni dal nostro primo incontro, di aver sempre, imperterrito, sbucciato la banana alla rovescia. La vicenda mi apre a due considerazioni. La prima vecchia come il mondo: non si smette mai di imparare. La seconda più moderna: non importa che una tal cosa cosa sia fatta nel tal modo, l’importante non è come farla ma assaporarne il gusto. Che forse è pure troppo pretenzioso e pretestuoso dar tanto peso ad una semplice banana… brandisci, sbucci, mordi, inghiotti, metabolizzi ed espelli. Questo è il senso Supremo della Banana e in ultimo della vita, nel mezzo c’è tutto il gusto di brandire, sbucciare, mordere, inghiottire, metabolizzare ed espellere… e se son banane, per dritto o alla rovescia, si sbucceranno!
 
In fede Lamorzio Minimo, Spettore Privilegiato di Indagini Bollenti sul filo del perizoma
 
Lamorzio Minimo è uno dei tanti nomi che inventai da ragazzo, arriva da qui:
Specifico per i feisbucchinari miei “Amici” di nuovo corso, coi quali magari un giorno, dopo il contatto virtuale avrò poi il piacere di conoscermi di persona: il mio nome al secolo non è Arcano Pennazzi, i miei non ebbero tanto ardire, mi chiamo Andrea, il cognome non arricchisce il discorso, anche se pare sia Garanzia di una Stirpe “Particolare”. Capita spesso che incontrandoci fisicamente non sappiate come chiamarmi. Dopo avervi detto che non mi chiamo Arcano, segue sempre la domanda: “E perché Arcano Pennazzi?”. La risposta è sempre la stessa: “Perché alle superiori il mio compagno di banco disegnava citofoni ed io, da lui eletto amministratore di condominio, avevo l’onore e l’onere di dare i nomi agli inquilini degli stabili che lui andava disegnando. Così presero vita: Lamorzio Minino, Treblaco Dosani, Sempere Naveco, Asganato Rebedduzzi, Falappio Ontarico, Anacchio Sermelloni D’Ermelloni in Patocca, Arcano Pennazzi… Nel 2001 facevo delle robe a radio deejay e non sapendo che nome darmi, sembrandomi il mio troppo comune, mi sovvenne quello del Pennazzi”. Rimase poi lo stesso nome di battaglia nel www ed al cabaret. Eccovi messi a giorno!
Come spesso accade: la realtà supera la fantasia! Nel mezzo di cammin di mia vita mi ritrovai a conoscere detti nomi all’anagrafe: Camastra Gerundino (istruttore scuola guida), Venanzio Di Bitonto (signore del quartiere) , Alberico Cipullo (maresciallo al militare), Calogero Zuffante (medico). Quando si dice che uno attrae ciò a cui pensa intensamente… quale sia il motivo per cui non mi sia mai limitato ad abusare di sostanze psicotrope come tutti i miei amichetti normali non è dato sapersi, l’Arcano non lo sa svelare manco il Pennazzi…
 
Papo, ieri raccontavo ad una Cara Persona di quando si perse Mendi, sulla medaglietta aveva scritto da un lato il suo nome: “Mendi Cantel Falulu” ed il numero di telefono di casa, all’epoca, quasi 25 anni, non esistevano i cellulari e dall’altra: “Astolfo Sanacchio d’Emelloni in Patocca” ed il numero della ditta. Il signore che la trovò chiamò in ditta chiedendo: “C’è il signor Astolfo? Il signor Sanacchio?” ad “Ermelloni” Nonna, che rispose al telefono, disse: “Quello è il Minchione di mio figlio… ha trovato il cane?”.
“Ma tu papà di Papo come hai affrontato questo enorme dolore e questa grande perdita?” Ridendo! Scherzando! Facendo il pirla e facendo battute! Me lo ha Insegnato Papo ogni giorno del suo percorso terreno! Perché la morte non esiste! Papo altrove è Vivo e sta Benissimo! Pure questo me lo hai insegnato Tu Papo!
 
Non basta mai l’Amore ma Noi continuiamo viverlo e a farlo sudare tutto!
Papà
1 febbraio 2018

Lettera 435

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30 gennaio 2018

Lettera 434

Principessa di Dolcezza     Ciao Papo, stai sempre bene vero? Si sta almeno senza acciacchi senza un corpo vero? Sei davvero tra gli Arcangeli e i Cherubini vicino vicino a Dio? Ti spupazzano le Vergini? O sei rinato tigre? Dicevi di non voler rinascere preda nella prossima vita! Io […]
28 gennaio 2018

Lettera 433

Il Pane di Weisz     Ciao Papo, ieri come ogni 27 gennaio il mondo s’è fermato per celebrare la giornata della Memoria. Io ieri ho preferito non scriverti, per vari motivi. Ieri Mamma ed io abbiamo avuto l’Ennesima conferma che Tua Sorellina è un Genio SuperEroe quanto Te! Tu […]
26 gennaio 2018

Lettera 432

Anima Sorridente     Ciao Papo, mi domandano chi sei e come sei, io penso che meglio di come sai Vivere e Raccontarti Tu io non possa fare: Nonno: “Papo ha cambiato i gusti… non mangia più carne e non gli piace più nemmeno la Coca Cola…”. Io: “Ma… secondo […]
25 gennaio 2018

Intervista “La Rivoluzione d’Amore” a “Bel tempo si spera”

Non mi sono riguardato, non lo faccio quasi mai… non so se sembrerò un citrullo o un Ciuccellone… siamo stati trattati con garbo e cura. Personalmente mi piace e provo piacere a scrivere e a parlare con le persone nella vita vera, andare in tv è funzionale a far Vivere […]
25 gennaio 2018

Lettera 431

Come Luna e Sole     Ciao Papo, penso non sia questo, il mondo da ‘sta parte dell’Infinito, il luogo, lo spazio ed il tempo per prendere decisioni definitive. Penso sia il luogo, lo spazio ed il tempo nel quale ci si adatta a ciò che la vita ci sottopone, […]
22 gennaio 2018

Lettera 430

Avanti col culo scoperto     Ciao Papo, io penso che uno Magnifico e Splendente come Te sotto ogni punto di vista sia Impossibile rimetterlo a ‘sto mondo. Penso che una Deliziosa e Solare come Totta sia Impossibile rimetterla. Lasciate entrambi, ognuno a suo modo, un solco pieno zeppo di […]
21 gennaio 2018

Lettera 429

Operoso Lontano     Ciao Papo, la Lasagna è sempre la Lasagna, stanno ancora studiandone la Formula Magica ma tanto mica se la riusciranno a spiegare coi loro codici binari. I ravioli, continuano a fare i ravioli: carboitrati, proteine e vitamine. Di film ne continuano a girare uno dietro l’altro. […]
20 gennaio 2018

Lettera 428

Magnete d’Amore     Ciao Papo, oggi è questo: Faro, fermo contro le intemperie, ultimo baluardo Lui. Mongolfiera senza comandi Lei. Gabbiano all’orizzonte l’Altro. Ognuno vive la propria, ma si entra ed esce da quella degli altri per un motivo. Persona e Anima si rincorrono, fanno a pugni e pace […]
18 gennaio 2018

Lettera 427

Correre incontro alla Vita     Lettera 427   Ciao Papo, dopo dieci anni di rapporto conflittuale con ‘sta cosa, perché Tu non la potevi fare e non volevo farti sentire in difetto, ho ripreso a correre e non mi sto più fermando. A me fa un sacco bene. Mi […]