Faro dei granchi

 

 

Ciao Papo,
sono davanti al mare a spasso con Luna, ti sto scrivendo da un tronco d’albero finito chissà come qui in spiaggia. Il faro saldo osserva il mare, l’intelligenza del cemento armato contro la prepotente imprevedibilità della natura. Luna tiene d’occhio tre cigni, lo sapevi Papo che i cigni stanno anche nel mare? Forse usano così solo qui in laguna, dove si mescolano acqua dolce e salata.
Realizzavo qualche giorno fa quanto nei dettagli foste profondamente diversi Tu e Totta. Tu avevi un tempo limitato in questa vita e ricordavi tutto: ogni posto dove eravamo stati in camper, ogni scena dei film, ogni ristorante dove avevi mangiato della buona pasta, della buona carne o del buon pesce. Totta invece, che speriamo disponga di una buona fortuna generica, non si ricorda mai niente. Ogni volta per lei è un posto nuovo. Chissà che ultimamente non abbia adottato questa cura contro la malinconia.
Io la malinconia la prendo a colpi di cazzate, ieri l’altro e ieri ho scritto queste:

Mattina, pausa pipì, water dell’autogrill macchiato di quello che che non va confuso con il cioccolato, pulisco col mio getto inguinale. Seconda pausa pipì, ‘sta volta mi si para davanti una turca, anch’essa non immacolata, come prima uso il mio attrezzino pelvico per fare meglio della signora Luisa della reclamé del wc net. Pomeriggio, ne scappa ancora un po’, per scrupolo controllo e sia tazza che turca sono state timbrate. Devo fare una scelta, opto per la tazza perché ritengo abbia maggior appeal e sia più fruita, getto ben direzionato e la rendo linda.
Insomma, posto che detergere i cessi pubblici con la sola imposizione del mio sciroppo d’acero è diventata la mia nuova passione, mi domando: avete necessità che passi a detergervi il water anche a casa o dopo il bisogno all’interno delle mura domestiche la vostra religione vi consente di utilizzare lo scovolino?
Ah, se siete sulla Milano Venezia e trovate il bagno lindo, sapete chi ringraziare…

Il sostantivo “Negroni” identifica: la famosa marca di un salame, la famosa bevanda ed il fantomatico energumeno di colore. Assunzione e assimilazione degli stessi sono le più varie e disparate e soddisfano ogni cavità e sfintere a seconda dei gusti. Ora, due su tre li puoi assumere per via orale, in realtà c’è anche chi preferisce l’assunzione per via orale del terzo “Negroni” ma devi avere stomaco… anzi: un’estensione mandibolare alla Heather Parisi!
Ecco, stamane ero avvinto da questo pensiero mentre ricevevo gli auguri per quella che probabilmente è la più grande Rivoluzione d’Amore della storia ma per il mio stato d’animo attuale e speriamo non cronico è una semplice domenica di metà aprile.

Papo, il Comico è come il Bambino: guarda il mondo da un’altra prospettiva. La Comicità è la Magia di vedere il mondo da un’altra prospettiva, ne godo e me ne beo. È quel guizzo che si ha dentro e ti solleva dalle sabbie mobili del solito tran tran quotidiano, la continuiamo a vivere insieme ogni giorno, insieme ai mille vaffanculo e porconi per ogni istante in cui dovresti esserci ma non ci sei. Mi distrae e distoglie da quanto tutto questo è ingiusto e paradossale.
La Comicità è trovare il coraggio di postare una foto di noi quattro dopo otto mesi. Te si fatica a scorgerti ma da qualche parte lì intorno ci sei, cazzo se ci sei!
Papo, sono tornato a chiudere questa Lettera sul tronco di legno vicino al faro. Totta e i cuginetti hanno raccolto tante belle conchiglie. Ci sono un sacco di granchi morti spiaggiati, li ho raccolti e ho fatto vedere ai bimbi occhi, le otto zampe e le chele, a loro tre non piacciono come a te. Mamma ed io ci siamo guardati e ci siamo detti che se c’eri Tu avresti fatto raccolta di granchi, nonostante la puzza che emanano avresti insistito per farci un sughetto e poi ti saresti arreso e ci avresti detto che mettevi su una bancarella per venderli.

Ciao Faro dei granchi!
Papà

17 aprile 2017

Lettera 195

Faro dei granchi     Ciao Papo, sono davanti al mare a spasso con Luna, ti sto scrivendo da un tronco d’albero finito chissà come qui in spiaggia. Il faro saldo osserva il mare, l’intelligenza del cemento armato contro la prepotente imprevedibilità della natura. Luna tiene d’occhio tre cigni, lo […]
14 aprile 2017

Lettera 194

A guadagnarsi la prossima notte     Ciao Papo, mi è capitata sotto mano ‘sta roba che avevo scritto un paio d’anni fa: Ieri io Papo, Totta, Luna ed il nonno tra andata, ritorno, ricerca e ritrovamento, ci siamo sparati in scioltezza almeno 3.5 km a piedi tra monopattino e […]
13 aprile 2017

Lettera 193

Sputa il Rospo!   Ciao Papo, ti ricordi dei nostri giochi Educativi? Di quando Mamma faceva la cameraman e Hollywood, Bollywood e Cinecittá si associarono per produrre il nostro video? Fu patrocinato da: Metodo Educativo Montessori e Metodo Educativo Steineriano! Gli effetti speciali furono a cura di: n°2 lattine di birra Nastro […]
12 aprile 2017

Lettera 192

L’Ansia e l’arancione     Ciao Papo, ieri sera al laboratorio d’arte ho disegnato questo. Un occhio, una figa, un cazzo, un cuore. Ti da fastidio Papo che dica queste parolacce? Per noi grandi di ‘sto mondo questo sono. Visti sottosopra il cuore diventa cazzo, il cazzo diventa cuore, l’occhio […]
11 aprile 2017

Lettera 191

Chi ce la fa a smettere di starti in compagnia     Ciao Papo, secondo te ci credeva qualcuno che smettevo di scriverti? Siamo solo a circa 200 su 14.500 Lettere… Chi ce la fa a smettere di stare in compagnia ad un tipo così:   Parlando del secondo episodio […]
7 aprile 2017

Lettera 188

Senza parole? No, oggi non ne voglio avere.     Ciao Papo, Papà
3 aprile 2017

Lettera 186

L’attesa, a furia d’essere ingannata si fiderà ancora?     Ciao Papo, ieri siamo andati con la bimba Viola in fattoria. C’erano un sacco di animali, ti sarebbe piaciuto molto, c’erano anche degli struzzi che struzzi non erano ed ho pensato a te e alle tue conoscenze di piccolo etologo […]
30 marzo 2017

Lettera 183

Assaggi di vita     Ciao Papo, i capelli non ti dice più nessuno di tagliarli, nemmeno di non correre e manco di studiare. Di non prendere in giro tua sorella? E di non far incazzare Mamma? Di fare il bravo con Nonna e non farle gli scherzi? Chi ti […]
26 marzo 2017

Lettera 180

La paura del sempre   Ciao Papo, sei fermo, fisso, lasciato nello spazio immateriale ma denso tra cuore e cervello, sei nell’universo delle cose più belle e preziose che mi sono successe in ‘sta roba che si fa giorno dopo giorno e chiamiamo vita. Sei lì, a volte sei così […]
24 marzo 2017

Lettera 179

Parole   Ciao Papo, oggi rendiamo omaggio alle Parole. Quel filo sottile ma saldo che ci tiene legati insieme. Totta e la scoperta della scrittura. Scriveva interminabili strisce di lettere ripescandole nella memoria e tutta entusiasta mi chiedeva: “Papà cos’ho scritto?”. Io provavo a decodificare la lunga striscia, gliela sillabavo e […]