CHIUSO PER VOLUME A PALLA

 

Ciao Papo,
oggi si ascolta musica. La Musica che da sei mesi mi aiuta ad andare avanti. Le canzoni che ho ascoltato in loop centinaia e migliaia di volte come fate tu e Totta.

Prima di tutte ti faccio ascoltare la tua canzone preferita, quella dello Spirito del cavallo. Non l’ho ascoltata più molto, se non in auto con Totta qualche volta.
Spirit horse of the cherokee (Manowar)
https://www.youtube.com/watch?v=BT2malLPRJQ
Grande Spirito, gli uccelli del tuono volano
Siamo selvaggi e liberi
Di combattere e morire sotto il cielo aperto
Spirito del Cavallo, cavalca per me.

Ti ricordi quando eri più piccolino che volevi ascoltare sempre Marilyn Manson e cantavi un paio di sue canzoni con la voce da matto? Questa la sbraito come un pazzo da solo chiuso in auto avanti e indietro da lavoro.
The beatiful people (Marilyn Manson):
https://www.youtube.com/watch?v=Ypkv0HeUvTc
hey tu, cosa vedi?
qualcosa di bello, qualcosa di gratis?
hey tu, stai cercando di essere meschino?
se vivi con gli uomini-scimmia, è difficile restare pulito.

Questa per dieci anni è stata la tua ninna nanna, la metto su in auto quando devo calmarmi da Marilyn Manson.
Ventanas (Davide Van de Sfroos):
https://www.youtube.com/watch?v=NIqnnNgJ8Rs
tirum via la smàgia della mia pagüüra e scancela el pass de quaand che gira l’ura…
ciàpa i mè suspiir e porta indree i suriis, basa la muntagna cunt i cavej griis…
neta la mia fàcia, neta la mia umbrìa, fàmm una carèzza, prèma de nà via…

Quest’altra è in napoletano, dolce e poetica come il dialetto laghé di Van de Sfroos, o se vuoi il laghé è dolce e poetico come il napoletano.
L’Ammor o ver (Gnut):
https://www.youtube.com/watch?v=GxwS54YJ_xs
Magari fuss tu l’ammore overo, io ngopp all’acqua cammenass ‘a pere,
‘E viecchie addeventassero criature, e ‘a pietto scumparesse ogni paura.
Se overo fuss tu l’ammore eterno, restasse ‘a primmavera pur ‘a vierno.
Nun s’addurmesse l’orso fino a marzo, E ‘a gente nun dicesse ca so pazzo.

Non ho visto nemmeno un fotogramma di San Remo, Nonno mi ha detto che a lui è sembrato ci fossero alcune canzoni che trattavano argomenti simili alle nostre Lettere. Papo, sembra che qualche personaggio famoso in incognito le legga spesso le Lettere… probabilmente per il titolo, mi sono imbattuto in questa canzone che sto consumando in questi giorni. Quelle persone, quei volti, quel marciare insieme mi ricordano tanto il giorno del tuo Saluto. Mi emoziono e piango ogni volta che lo vedo e la sento.
Vietato morire (Ermal Meta):
https://www.youtube.com/watch?v=4WMejmcT9ZY
Figlio mio ricorda l’uomo che tu diventerai non sarà mai più grande dell’amore che dai…
Ricorda di disobbedire perché è vietato morire.
Papo, da quello che scrive, canta e come è montato il video sembra che Ermal Meta ti conosca.

Hallelujah (Leonard Cohen):
https://www.youtube.com/watch?v=YrLk4vdY28Q
Dici che ho pronunciato il Nome invano
Ma se non lo conosco nemmeno il Nome
Ma anche se fosse, a te poi cosa importa?
C’è un’esplosione di luce
In ogni parola
E non importa se tu abbia sentito
La sacra o la disperata Alleluja

Volevo abbracciarlo ma va benissimo così, gli resto grato per questa canzone medicina.
Ho conosciuto il dolore (Roberto Vecchioni):
https://www.youtube.com/watch?v=luZ00bMj2Z4
Hai fatto di tutto per disarmarmi la vita e non sai, non puoi sapere che mi passi come un’ombra sottile sfiorente, appena-appena toccante, e non hai vie d’uscita perché, nel cuore appreso, in questo attendere
anche in un solo attimo, l’emozione di amici che partono, figli che nascono, sogni che corrono nel mio presente, io sono vivo e tu, mio dolore, non conti un cazzo di niente.

Basta chiudere gli occhi (Piero Marras):
https://www.youtube.com/watch?v=HvUTPFnBybA
Non basta chiudere gli occhi ma aiuta.

A parte te (Ermal Meta):
https://www.youtube.com/watch?v=JQTCRRw9grg
Sempre sarai nella tasca destra in alto,
in un passo stanco dentro un salto in alto che mette i brividi
Sempre sarai in un sorriso inaspettato,
o in un appuntamento con il mio destino
Mi piacerebbe stringere la mano a questo ragazzo che pur non conoscendoci e non sapendo niente della nostra vicenda, canta di noi.

Non te l’abbiamo mai detto, forse non ci abbiamo mai voluto credere davvero, al massimo la chiamavamo patologia che è molto meglio di malattia. Ma non ci sono cazzi. Da vivo eri malato e noi non ce ne curavamo e vivevamo al meglio! Da morto non ce ne curiamo e continuiamo a farti vivere al meglio! Sono pazzo? Sto gran cazzo!
La verità che nessuno poteva sapere è che non potevi vivere a lungo con quel fottuto cuore malato. Altro che cazzi. Malato e morto bambino. Pochi cazzi.
Se togli l’Amore e la Fantasia, la più bella tra le forme d’Amore, questo è. E sto cazzo.
Ma siccome la matematica e la realtà spiccia tirano somme parziali e a noi non ci basta la rassegnazione a tristezza e dolore. Sappiamo nel profondo di noi stessi, lì dove il buco della tua assenza scava ogni istante la voragine che non siamo rimasti con in mano un pugno di mosche. Siamo rimasti con te nel cuore, nella mente, nei pensieri, nelle azioni, nel come e cosa diresti quando succede ogni cosa che succede. Siamo rimasti che manchi come il cazzo dell’ossigeno ma Sei e da qualche merda di parte per forza ci sei.
Vivo, morto, vivo, morto, vivo, morto, vivo, morto, così, in questo continuo loop funziona la meccanica della vita su ‘sto pianeta, ogni secondo una nuova vita nasce ed una muore. Non è crudele, funziona così il gioco. È crudele che noi si sia rimasti qui senza te, incastrato in un eterno attimo a cavallo tra due mondi. La tua Bellezza e la tua Simpatia, così vivide, sono le nostre compagne di viaggio e addolciscono l’amaro di una mancanza così profonda. Insieme a te stiamo trovando come vivere e come continuare a viverti.

Parlando di animali, tuo argomento preferito. Mi domandi: “Papà ma che differenza c’è tra il toro ed il bue? Mi sembrano uguali…”. “Il bue è il toro senza le palle, così non si accoppia” ti rispondo. Tu stupito: “Ah, non lo sapevo che il toro si accoppiava con le palle!”.

Zelig, pubblicità, cambiamo su “Le interviste barbariche”, c’è Saviano.
Tu Papo col fare de “il Zampetti”: “Ué ma stasera tutti pelati!!?”.

Pongo, mentre io e Totta facciamo formine e arrotoliamo la pasta, tu fai a brandelli il pongo. Ti dico: “Papo non fare così che ci perdiamo tutte le bricioline…”. Tu per tutta risposta: “Papà quelle non sono bricioline, sono germi!”.

Buona domenica asteroide della mia felicità!
Papà

5 marzo 2017

Lettera 163

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Lettera 162

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Lettera 90 e 4/4

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Lettera 161

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Lettera 160

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Lettera 158

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