Rifuggiremo gli stronzi…e tre!

 

 

Ciao Papo,
qui da noi è domenica. Prima dell’alba. La gente normale dorme. La gente che ha un Sogno corre. Lo Zio Pallo prende su macchina e amici e va a correre la Maratona di Reggio Emilia. Sai che prima che tu nascessi anche io correvo le maratone e tra i nostri amici sono rispettato perché tra noi dilettanti andavo forte. Allo Zio Pallo che fino a quattro o cinque anni fa era ciccionazzo ogni volta che parte per la sua Maratona, mando questo messaggio:

Allora Amico Pallo: innanzi tutto pensa intensamente a quanto sei stato Figo in questi anni a perdere 25 chili a plasmare il tuo corpo e la tua mente per compiere quest’impresa! Insomma riempi il tuo immaginifico di immagini che ti esaltino e ti tirino fuori dalla merda nei momenti di crisi e dolore. Detto questo passiamo ai consigli mirati sulla corsa: “Stai coperto” non è un consiglio sul vestiario. Stai coperto vuol dire: stai in gruppo, non stare davanti a prendere aria, vento, freddo, eventualmente acqua. Fai fare la fatica al gruppo, tu segui al piccolo trotto il gruppo che va all’andatura che hai scelto. Fino al 30esimo / 35esimo non devi fare fatica, non partire troppo veloce! Bevi regolarmente un po’ d’acqua, rimani idratato, non finire gli zuccheri andando troppo veloce nella prima parte di gara. La prima parte di gara è la parte ante muro. Gli ultimi 7/12 km sono la seconda parte di gara che è una storia tutta a sé. Poi spero per te ci sia la terza parte di gara, ma ne parliamo in chiusura. L’unico consiglio per la seconda parte di gara è trovare un motivo per andare avanti e finirla, Pally, Sveva, Diego la tua mente saprà a cosa aggrapparsi! Il secondo consiglio: “Guarda le gambe di chi ti precede” lo puoi tenere buono sia nella prima che nella seconda parte di gara. Cosa vuol dire? Manda in loop il tuo cervello sul movimento continuo e perpetuo della corsa di un corridore che ti precede, ti sembrerà una stronzata ma ti farà da traino, correrà lui per te! Nella prima parte della gara mentre andrai in loop sul movimento delle sue gambe potrai pensare ai prati e i fiorellini e stare disteso con nervi, pensieri e fatica. Nella seconda parte, quando sarai assalito dai mostri e dovrai mentalmente trovare tutto il coraggio che hai, guardare il movimento continuo delle gambe di chi ti precede ti darà il ritmo per non mollare! Guarda le gambe ma non stare gobbo, busto bello dritto, hai bisogno di aria buona! Ultimo e poi ti auguro: enjoy your run! Tieniti i sorpassi per la terza parte di gara! Sei sarai bravo, fortunato e soprattutto se ti sarai gestito bene, dopo la crisi del 30/35esimo le endorfine che produrrà il tuo cervello, per sconfiggere il Male, ti faranno sentire in uno stato di grazia! Riprenderai a correre sciolto e veloce! A questo punto concentrerai le tue attenzioni su chi ti precede, saranno i tuoi piccoli traguardi anticipati e te li mangerai uno per volta, ed uno via l’altro ti porteranno al traguardo facendoti sentire invulnerabile! A 10°C si corre in canottiera / maglietta, non coprirti troppo, sudare più del dovuto ti farà solo sprecare più energie. Portati un vecchio maglione / felpa per stare al caldo quando starai fermo in batteria. Mettiti vasella su capezzoli, dita dei piedi, inguine e sotto le ascelle.
Goditela Uomo! E torna Invincibile!
PS: Oggi corri anche per Papo e per me, portaci a casa quel 3h 08′.

Papo, se passi da quelle parti regala allo Zio Pallo tutta la motivazione che gli serve!
Lo Zio Pallo c’è sempre per noi. I nonni, mio fratello e le sorelle della mamma te lo aspetti, i vincoli di sangue sono stretti ma lo Zio Pallo chi lo conosceva fino a una decina di anni fa!!? Nell’estate del 2013 quando tu Papo sei stato colpito da un’aritmia ad Amsterdam lo Zio Pallo con la sua famiglia era in vacanza in camper a Barcellona. In un paio di giorni sono arrivati in camper ad Amsterdam. Sono stati lì con noi per una settimana e lo Zio Pallo ha curato Luna, ha fatto da mangiare per Totta e i cuginetti, ci ha anche voluto regalare dei soldi per le spese che abbiamo dovuto sostenere. Quella volta Papo per tornare a casa in sicurezza hai dovuto viaggiare da Amsterdam a Bergamo in un autoambulanza con due ambulanzieri, un defibrillatore, un medico cardiologo e la mamma. Benedetta la sanità pubblica italiana che pagò i dieci giorni di ricovero ad Amsterdam, sarebbero stati mille euro al giorno, ma il viaggio per tornare a casa in sicurezza rimase sulle spalle della nostra famiglia. Ed un cardiologo impegnato per un intero fine settimana, il biglietto aereo per farlo venire ad Amsterdam, i due ambulanzieri e l’ambulanza che tra andata e ritorno dovette percorrere 2.800 chilometri non vennero a costare proprio due soldi. Li abbiamo chiesti a qualcuno secondo te i soldi Papo? Abbiamo lavorato, i nonni si sono sempre fatti il culo e si sono goduti poco la vita ed hanno messo via due soldi. Tutta la nostra famiglia ha sempre lavorato. Papo a me sinceramente il lavoro e tutto lo sforzo che ci si mette per farlo ha sempre disgustato e in questi mesi, da quando tu non ci sei più ed io non ho più orizzonte, mi pesa ancora di più lavorare ma il lavoro è Dignità. Il lavoro è provvedere a sé stessi e alla propria famiglia senza essere di peso a nessuno. Io detesto l’avidità, l’iniquità e l’arrivismo ma l’operosità e la laboriosità sono vicine al Sacro Divino. Il problema è scegliersi e lottare per il lavoro che ti piace, ti appassiona e ti fa sentire Vivo e Utile. Io purtroppo con lavoro convenzionale che fa vivere la nostra famiglia non ci sono mai andato troppo d’accordo, soprattutto perché mi è stato imposto dalla mia famiglia e dalla mia indecisione di fondo. Poi a trent’anni siete nati tu e Totta ed il lavoro me lo sono dovuto tenere stretto perché era il nostro pane. Poi c’è la crisi, ormai si conclude l’ottavo anno di crisi ed il lavoro addirittura è diventato un miraggio per alcuni e se ce l’hai sei fortunato. Ho quarantuno anni Papo ed è dall’età di sei anni in una scuola sperimentale del PCI, partito comunista italiano, di quella bravissima persona di Berlinguer, che io ogni giorno lavoro 8 ore al giorno. Anche alle medie era così, pure alle superiori e poi a lavoro. Sono 35 anni che lavoro 8 ore al giorno. Per chi? Per cosa? Il mio talento messo da parte per restare senza il più Bello dei figli possibili? Continuo a lavorare le solite 8 ore al giorno e passo le notti a scriverti e Sogno di continuare a farti vivere grazie a Libri, Musica e Film che stiamo scrivendo seguendo ciò che avevi seminato e tracciato nei tuoi quaderni e nei nostri cuori. E c’è chi si azzarda a chiedermi cosa ne faccio dei soldi della vendita dei libri?! Libri che ancora non sono stati pubblicati?! Soldi che ancora non esistono?! Io in questa situazione devo giustificare preventivamente quello che voglio fare?! Ma vaffanculo!
Papo, non è ancora successo niente di spiacevole, papà sta mettendo le cose in chiaro perché tutte a poche ore di distanza sono successe delle coincidenze: due giornalisti su due ci hanno chiesto per cosa saranno destinati i proventi del libro, mi è arrivata la mail di un papà che domandava dove andassero i soldi del ricavato dei libri, una signora per promuovere tutto #Lovebombing ha scritto che il ricavato della vendita dei libri andrà in beneficenza. Ecco, noi la beneficenza l’abbiamo sempre fatta, continueremo a farla ma raccontare la tua Storia è un mio umile omaggio all’arte, l’Arte della Vita che tu hai saputo interpretare come pochi altri al mondo semplicemente facendo il bambino, anche in mezzo alla tempesta, anche attraversando la morte.
Papo, quando sei rimasto vivo dopo la sincope di Amsterdam, un’incredibile Impresa di un SuperEroe, e poi hai affrontato l’operazione a Bergamo per diventare un po’ bionico e mettere in sicurezza il cuoricino con ICD, io poi mi sono sentito in obbligo di fare qualcosa per ringraziare non so chi di averti ancora qui. Ed allora organizzai il 21.12.2013 Lo Spettacolo del Cuore del Doc Terranova. Ti ricordi che bella avventura fu organizzarlo e che bel risultato riuscimmo a raggiungere?
Io volevo Festeggiare la tua Vita Papo, scrivevo così all’epoca:

Oggi ricomincia la scuola e tutto torna alla tanto bistrattata normalità. Benedetta la normalità cazzo! Ora Papo è quasi al 100%. In soli 7 anni di vita è la terza volta che si trova di fronte a Lord Voltemort: quando è nato lo hanno dovuto rianimare, la sincope del 21 agosto ed anestesia e operazione del 2 settembre e lo ha sempre sconfitto! Papo è un Supereroe e noi non possiamo che Credere ciecamente in lui!
Per i primi 5 giorni dopo la sincope non riuscivo a togliermi dalla testa l’immagine di lui sdraiato a terra esanime. Poi “il mostro” si è come dissolto ma è tornata a trovarmi l’immagine di Papo che tirato fuori dalla mamma è grigio come un carboncino, non respira e lo rianimano. Non vorrei dare troppa importanza alla cosa perché non so se ho la razionalità giusta o se mi sento trasportato dagli eventi ma ‘sto bambino ed i medici che lo hanno preso in cura (Buzzi, Amsterdam, Bergamo) per quel che riguarda la mia vita hanno fatto 3 autentici Miracoli nella NORMALITA’ più assoluta!
Papo ha ricevuto, GIUSTAMENTE, grazie a tutti, soprattutto allo Zio Frenk, una valanga di regali, ma qui dobbiamo fare una FESTA che altro che il Boss e Robbie Williams a San Siro…!!
Insomma alla domanda che mi faccio spesso: “Cosa vivo a fare?”. Ora so rispondere! Di sicuro non vivo per lavorare, lavorare è la conseguenza per far vivere dignitosamente la mia famigliola. Non vivo nemmeno per fare il cabaret, la comicità, che mi scorre nel sangue e mi gira nel cervello da quando sono piccolo, è l’arma che rende più belle le mie giornate. La comicità è il mezzo che mi fa stare combattivo e di buon umore. Perché solo il buon umore ti salva da una vita che altrimenti sarebbe di merda…!
Vivo, ne ho avuto la riprova varie volte, per stare con Papo ed il resto della ciurma e tenere botta al suo problema. E’ una prova, dura, ma niente di più che una prova. Ci sarà un motivo… che non afferro… perché proprio a Papo non mi si toglie dai pensieri… ma almeno io il mio motivo ce l’ho ed è che Papo stia bene, giochi, rida e si diverta!
Quello che voglio e posso fare è far conoscere la storia di Papo, il mio Piccolo, Grande Eroe Normale!
Organizzerò la messa in scena de “Lo Spettacolo del Cuore” che realizza la mia motivazione!
Stay tuned perché verrete in una marea a vederlo e qualcuno dovrà darmi una mano organizzativa, grazie!

Però, proprio in quei giorni la vita di un nostro caro amichetto ci salutava:

In questo percorso che porta dritti alla santità o alla follia, che intanto è diventato quotidianità, siamo andati a dare l’estremo saluto a Davide. Un drago, Davide amava i draghi, è un Dragologo Davide, lo ha preso e portato a volare alto nel cielo, dritto in Paradiso. Noi uomini lo abbiamo messo sotto terra. Ho la guardia bassa, non reggo più diretti, ganci e montanti che la vita ‘sta tirando a persone a me care. Fortuna ci sono i bambini che trasformano tutto in un gioco poetico e mi danno la forza di andare avanti! Papo e Totta hanno intavolato spontaneamente il gioco che mi ha ridato voglia, fiducia e speranza: “Davide adesso è andato ad abbracciare Gesù. Davide adesso sta cantando “We will rock you” con Freddy Mercury. Davide sta giocando con le anime dei dinosauri. Davide sta ballando con le anime degli indiani”. Davide è vivo nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Poi Papo ha aggiunto e chiuso il discorso dicendo: “Quando sarò vecchietto e morirò incontrerò Davide ma lui sarà ancora un bambino, chissà se andremo ancora d’accordo e se saremo ancora amici?”.
Poi il funerale. Il papà di Davide Straordinario Esempio di Amore, Dignità e Lucidità ha fatto un breve discorso, davanti a centinaia di persone, discorso di una semplicità, chiarezza e potenza imbarazzante che andrebbe mandato in mondo visione ogni sera. Le lacrime della mamma. Le lacrime e i sorrisi del fratello di Davide, la sua spontaneità. La volta del sermone del prete e anche lui è riuscito a fare un piccolo prodigio: non ha sparato cazzate a vanvera su entità metafisiche, ha detto che queste cose sono ingiuste, inspiegabili e che con i grandi è meglio stare zitti e rispettare il dolore. Ha parlato con i bimbi che sono più avvezzi a capire le cose semplici e astratte, un paradosso, ma vero! E gli ha raccontato di Davide, della battaglia dei draghi buoni e dei draghi cattivi e di Gesù che ci vuole tutti fratelli e noi quel giorno in quel momento eravamo tutti fratelli, con e per Davide. Bravo prete! Ho anche detto il Padre nostro dopo anni e anni. E i compagni di scuola hanno fatto volare in cielo palloncini con appiccicati sopra i loro messaggi per Davide. Le nostre lacrime e il nostro coinvolgimento e la cura di non versarle davanti ai bimbi, perché ai bimbi va infusa e regalata fiducia a badilate!
Ragazzi ci lamentiamo e viviamo male per delle enormi cazzate e ci teniamo tutto troppo stretto, fede compresa. Siamo soli e spaventi. Ma quanta fatica facciamo a vivere!!? Com’è possibile avendo il più grande dono che qualsiasi dio possa regalarci: la salute, l’intelligenza e un meraviglioso pianeta su cui giocare e divertirsi. Rendiamocene conto! Per i nostri figli sani dobbiamo baciarci i gomiti, ginocchia e talloni e ringraziate costantemente ‘sto dio distratto. E invece, purtroppo, spesso, altro che fratelli… ognuno a tener duro per portare avanti la sua bottega. Noi grandi dovremmo solo costruire un mondo più giusto ma siamo tutti persi nel nostro egoismo e nelle nostre preoccupazioni. E siamo qui a parlare di crisi, di come andare avanti, di euro, di mica euro… chemioterapia, acido ascorbico, bicarbonato, vaccini, profitti multinazionali e ci giochiamo la vita del nostro futuro. Dio, se c’è è impegnato a far altro (cazzo avrà mai di meglio da fare!!?) è la coscienza di ognuno, la coscienza collettiva che deve avere come solo ed unico imperativo la costruzione di quel qualcosa, anche sfatto, sfibrato, malconcio, rattoppato ma che abbia i tratti del GIUSTO, dell’EQUO, perché l’unico paradiso di cui possiamo avere coscienza è in terra.

Papo, del papà di Davide, Michele, ti racconto nella Lettera 90 e 4/4, successe questo in quei giorni di tre anni fa:

Che vi piaccia o no io devo dirvelo, perché oggi mi sono imbattutto in un’Eroe, un Piccolo Grande Eroe Comune e devo dirvelo! No che non capite… ci si può immedesimare, ognuno vive gioie e dolori a suo modo ma il valore della vita lo capisci solo quando ci cadi dentro nei problemi, quando gli eventi ti travolgono.
Preghiere, lacrime e bestemmie ne ho versate, ne verso e ne verserò ancora, organizzare questo Spettacolo e regalare al Comune il defibrillatore è il mio modo concreto e tangibile per fare qualcosa che serva nel pratico e per ringraziare che Papo sia qui con noi!
Benedetta sempre la sanità pubblica ma sono fuori di qualche migliaio di euro per il ritorno di Papo in sicurezza da Amsterdam ma non me ne importa! Devo Ringraziare e organizzare lo Spettacolo!
Che anche lui costa qualche migliaio di euro. Racconto la nostra disavventura ad amici e conoscenti, vado per negozi a chiedere di sostenere la causa in cambio di pubblicità, mando mail ad enti, associazioni, ditte. Qualcosa si muove! Si muove tra le persone, le conoscenze, la confidenza, chi non ti conosce è sempre restio ma se ascolta col cuore si lascia andare! Le istituzioni invece sono sempre sorde, e le persone che le rappresentano sembrano ufficiali delle S.S. e spie del KGB (tranne in comune a Novate, sindaco e segretarie sono cortesissimi e disponibilissimi, anche se l’iter burocratico minchia se è laborioso…).
Stamattina incontro Michele il papà di Davide, il nostro Piccolo amico che è volato in cielo col suo drago, e ci raccontiamo, lui che sta fondando un’Associazione per raccogliere fondi e aiutare i bambini colpiti dal cancro e io gli dico dello Spettacolo e del defibrillatore. Non passa un secondo e mi dice che la metà del costo del defibrillatore la paga lui, parliamo di mezzo migliaio di euro, non di due lire… e io mi commuovo e mi incazzo! Un padre che ha perso un figlio ha uno slancio di generosità verso il prossimo spropositato e alcune persone e negozianti mi fanno sentire uno zingaro che chiede l’elemosina per comprarmi un biglietto e/o versarmi qualche euro di sponsorizzazione.
Impara Andrea da questo Padre Eroe!
Ringrazio davvero di cuore chi si sta muovendo concretamente acquistando biglietti anche virtuali e sponsorizzando “Lo Spettacolo del cuore Papo for President”!
Grazie Grazie! Grazie!

Ed allora organizzare lo Spettacolo del Cuore oltre e più che Festeggiare te Papo, diventò aiutare Michele a lanciare l’associazione www.davideildrago.it

Io devo dire un sacco di Grazie ad un sacco di persone! E continuerò a ringraziarle ma oggi il Grazie me lo dedico a me.
Chi mi conosce sa che purtroppo o per fortuna sono un fottuto toro… sia per segno zodiacale che per carattere, testa …bassa, tanto cuore e ruzzare fino alla fine!
Fino al 21 dicembre “Lo Spettacolo del cuore Papo for President” è la mia Missione!
‘Sta storia è uno dei percorsi più impegnativi, entusiasmanti ed appaganti che abbia mai vissuto!
Ho spedito più di 1000 mail, ho bussato a più di 100 porte, ho cagato il cazzo su feisbuk (perdonate la baguette sotto l’ascella) e continuerò a farlo fino al 21 dicembre, per 2 mesi ogni santo giorno, ho passato ore ed ore al telefono, ho sacrificato un po’ famiglia e lavoro, ed a 15 giorni dallo Spettacolo ho ottenuto un risultato che non potevo nemmeno immaginarmi.
Sono partito mettendomi in mente di organizzare lo Spettacolo e se tornavo nei costi di spettacolo e defibrillatore era un’Impresa… ed invece il vostro convolgimento ha raddoppiato, triplicato e quadruplicato il tutto!
Sono partito che non sapevo nemmeno bene perché volevo fare ‘sta cosa, a Papo ed alla mia famiglia, in concreto serve altro, se mai serve mettere via qualche soldo, non imbarcarsi in una spesa esosa ma sentivo che dovevo farlo. E strada facendo il perché si è fatto di giorno in giorno più chiaro! Ed oggi è manifesto:
600 persone verranno a teatro, 40 (tra aziende, negozi, esercizi ed associazioni) sponsorizzano l’evento.
Doneremo 2 defibrillatori e 2 corsi, grazie alla cazzutissima collaborazione con SOS Novate!
Se tutto continua ad andare come DEVE faremo una corposa donazione a www.davideildrago.it
Ed ultimo, ma egoisticamente il più importante per me, abbiamo creato intorno a Papo un campo d’Amore, Perizia e Protezione che lo farà vivere sereno fino a 90 anni!

FINO AL 21.12.13 POTETE AIUTARE LA NOSTRA (E VOSTRA) COMUNITA’ ACQUISTANDO BIGLIETTI VIRTUALI DE “Lo Spettacolo del cuore Papo for President” DAL VALORE DI 7€!

E’ antipatico parlare di soldi ma purtroppo solo parlando di soldi ci si capacita e si ha un’idea concreta di ciò che stiamo riuscendo a fare INSIEME, abbiamo coperto costi (2 Spettacoli e 2 defibrillatori) per circa 8.500 euro. Ad oggi posso fare una donazione di 2.000 euro a www.davideildrago.it, tra biglietti virtuali e le donazioni di 600 persone a teatro spero e CREDO l’importo si raddoppi!
Lo Spettacolo del cuore Papo for President è la dimostrazione che davanti all’Amore non c’è nessuna Crisi che regge!
Prendiamo appunti gente per CREARE LA REALTA’ CHE VOGLIAMO!
Dopo il 21 dicembre tornerò alla mia famiglia e alla mia vita. Che non so per intero come sarà… visto che ‘sta storia è la cosa più Incredibile che mi sia mai capitata! Gente che sulla fiducia e per Amore dei bambini e del prossimo crede in me e nel progetto e mette mano al portafogli e poco o tanto fa una donazione!
Grazie! Grazie! Grazie!
Finché io Crederò in Papo, Totta, Nik, Michele e nel Drago continuate a credere in me! Io per certo continuerò a Seguirli da molto vicino!

Papo, l’avventura dello Spettacolo si concluse così:

Spettacolo del Cuore 21 dicembre:
Spettacolo ore 18: 300 persone! (Trecento persone, di cui oltre la metà bambini e ragazzi, informate su funzionamento e come prevenire, ove possibile, le patologie cardiache). Spettacolo ore 21: 300 persone! (Trecento persone informate su funzionamento e come prevenire, ove possibile, le patologie cardiache).
Giudizio unanime sugli Spettacoli: Belli, Istruttivi, Interessanti, Coinvolgenti, Emozionanti, Divertenti e Commoventi! (Divertenti e Commoventi grazie a te Papo!).
Abbiamo regalato:
2 defibrillatori e 2 corsi (per un valore commerciale di oltre 3.000€).
Macchinario per bambini bronchiolitici alla pediatria di Garbagnate (per un valore commerciale di 5.000€).
1.000€ grazie all’amica Simona (Donazione per pagare albergo ai familiari di bambini con problemi oncologici).

Papo, dopo che sei andato dall’altra parte dell’Infinito alcune persone hanno voluto fare una donazione in tua memoria ed i soldi sono andati dritti nelle casse di www.davideildrago.it senza nemmeno passare da casa nostra. Continuo a lavorare 8 ore al giorno, la mamma anche, Totta pure, i nonni di più, questo è lo scotto che la maggior parte di noi uomini deve pagare perché da questa parte dell’Infinito siamo così stupidi da non essere riusciti ad inventarci un sistema sociale-economico-produttivo che Onori e Omaggi davvero il Dono di Vivere. Lo Zio Pallo nel frattempo è a metà della sua Maratona, senza chiedere niente a nessuno corre, fai il suo in silenzio, nel frattempo qualcuno caga il cazzo dove c’è solo da togliersi il cappello e applaudire.
Questa volta la tua storia Volerà solo per Te, per Totta, per la tua Mamma e per tutti quelli che fanno circolare Amore! Noi Bene e Beneficenza l’abbiamo già fatta e continuiamo a farla, come e dove vorremo noi, a modo nostro, anche se la Vita ci ha presso a calci sui denti non tenendo conto della morte. Come si sta con la morte tu e tu solo lo sai. Io posso solo continuare a parlarti e a credere che quando arriva una piuma bianca o succedono coincidenze sono tuoi Regali e Saluti.

Se anche da te è domenica ti auguro Buona domenica Amore Bello!
Papà

11 dicembre 2016

Lettera 90 e 3/4

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4 dicembre 2016

Lettera 87

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2 dicembre 2016

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  Sono allergico ai baci e alle regole   Ciao Papo, hai visto che sono finalmente riuscito a ripulirmi la mia bacheca? Me l’avevano conciata un Bordello d’Amore e d’Affetto e devono continuare perché siamo “solo” a 400 lettere e dobbiamo metterne insieme molte ma molte di più! Glielo dici […]
30 novembre 2016

Lettera 83

Casino Mondiale d’Amore Ciao Papo, quel fottuto bastardo del Mostro che ti ha portato via pensava di costringerci ad un funerale eh… povero coglione d’un mostro! Lui pensava ci arrendessimo ad un funerale e di vivere in loop lo stesso giorno triste per sempre. Povero mostro che un cazzo capisce […]
28 novembre 2016

Lettera 81

Percorso Creativo Ciao Papo, stanotte ti ho detto tutto con questo video. Non è ancora una produzione professionale, lo ho dovuto montare io da solo in una notte coi miei mezzi, mi sono arrangiato, vedrai che stasera a suonare Macilla mi cazzia, forse anche prima di stasera… ma io avevo […]
26 novembre 2016

Lettera 79

Patrimonio dell’Umanità   Ciao Papo, sai che anche se tu non c’eri non è andata così male a fare l’albero? E sai che la sindrome di ‘Jack mani merda’ ha colpito la mamma che ha rotto una pallina bislunga? Fosse successo a me non sarei stato credibile… mancava il casino […]
24 novembre 2016

Lettera 77

Saggitudine   Ciao Papo, sono giornate di fuoco tra casa, famiglia, lavoro e soprattutto preparativi per presentare il libro a Feltrinelli, caricare tutti i contenuti e le Lettere nel Blog “Papo and us a day in a life of a Superhero”, creare il canale uTube e le pagine: Feisbuk, Tuitter, […]
23 novembre 2016

Lettera 76

Usa la vita!   Ciao Papo, era marzo dell’anno scorso quando scrivesti questo pensiero. La mia e la reazione della mamma, in momenti e posti diversi, è stata identica: da prima impietriti, poi inorgogliti che a 8 anni tu sapessi già esprimere certi concetti in certi modi, poi il sorriso […]