Unito al tutto
Ciao Papo,
ieri sera ero troppo stanco per scriverti, mi si chiudevano di continuo gli occhi… ero cotto da stanchezza e caldo. Ero sveglio dalle 4.30 e sono partito alle 5.00 per venire con Totta dai cuginetti di Taranto. Ieri abbiamo lasciato Luna a casa da sola con Mimì, il gatto padrone di casa e ci siamo sparati sette ore di mare. Sono andato un po’ in avvitamento ansiogeno perché mi immaginavo la gatta senza testa e la cana con due lunghi solchi al posto degli occhi. Mi è tornata in mente questa Tua battuta:
Nik è andata a dar da mangiare a Rufus, il gatto di sua sorella, io dopo quattro giorni di “Mazzo a tarallo” per imbiancare casa ‘sto pulendo le ultime cose. I bimbi giocano da soli in sala con Luna. Da sopra la scala gli faccio una voce: “Ragazzi è tutto ok?”. Papo mi rassicura: “Si pà tutto ok! Luna sta solo cercando si azzannarci le parti intime…”.
Ieri volevo tornare a casa ma non volevo lasciare Totta. Non sono abituato a vedervi grandi e indipendenti. Per 10 anni l”allenamento quotidiano è stato giocare insieme e poi marcarvi a zona senza farvi sentire il fiato sul collo, fino a quando sei finito in fuorigioco e sei diventato Grande all’improvviso, bambino per sempre.
Sei tutto quello di cui abbiamo bisogno ma tu per davvero adesso cosa sei? È importante saperlo? La Tua assenza fisica è ancora tremenda, ‘sto mese poi ricorrerà un anno da quel giorno vigliacco ma spesso mi pare tu sia l’unica Figura che non dà preoccupazioni, solo Fiducia e Certezze.
Poi Papo, incredibilmente cane e gatto lasciati liberi per casa non si sono nemmeno sfiorati. Esperimento riuscito!
“Unito al tutto
mi affaccio dall’Eterno
e vi sorrido”.
Mi hanno Regalato questo haiku ieri, così ti vedo è sento. Da ‘ste parti continuiamo a fare esperimenti, oggi coi cuginetti siamo andati nel posto di questa foto scattata sette anni fa. Dici che oggi mancava qualcosa?
Ciao Qualcosina!
Papà