Pane e salame

 

 

Ciao Papo,

ho passato un sabato ed una domenica bellissimi, fino alle sette di sera, poi il baratro era lì ad aspettarmi e ci sono precipitato dentro… sabato mattina ho visto il video nel quale ti ho ritrovato per l’ennesima volta. Poi mi è arrivato un Bellissimo messaggio da una persona molto Cara. Ho montato il Lego Yellow Submarine dei Beatles con Totta. Pomeriggio Totta è andata a cavallo ed io sono andato al parco con Luna a fare una bella passeggiata. Robettone ha montato il video del Chiwawinger che ci ha fatto ridere per ore. Siamo andati a mangiare la pizza preparata dagli zii Pallini a casa loro. Poi i Cuginetti sono venuti a dormire a casa nostra. Sveglia, colazione, gonfiato tutte le gomme e giro in bici tra Caloggio, sentiero delle sette cascatelle, vie d’acqua di Expo e villa Arconati a Castellazzo. Pranzo e ci siamo guardati i Goonies. Pattini per Totta e abbiamo portato Luna a fare un giro e preso il gelato a Totta. Robe piccola, una in fila all’altra per non fermarsi e farsi raggiungere dalla nostalgia. Una dietro l’altra per tenermi ancora strette le Tue parole arrivatemi attraverso il “Ponte”, l’incontro con Don Giovanni, “JP” sullo specchietto retrovisore dell’auto di Mamma e quella Piumetta che hai fatto appiccicare di traverso sul muretto dove parcheggia Mamma, proprio di fronte al parabrezza della sua auto. Mi sono pure messo sul divano a guardare i gol per rilassarmi, poi ho finito di buttare e sistemare il disordine che da un anno si è accumulato in sala, dove ci sono i libri tuoi e di Totta e sul vostro tavolino dei giochi. Lì sono crollato. Ero stato così bravo la mattina a fare il giro in bici con Totta e i Cuginetti. Mi rimproveravo di non averti preso la bicicletta elettrica, era un casino, non c’erano modelli per bambini, costavano un sacco di soldi, la bicicletta non doveva essere un problema per Te ma un sollievo. Sono stato così bravo che questi pensieri antagonisti li ho tenuti a bada e coordinavo i Bimbi, scherzavo, li rimproveravo tipo Sergente di Ferro e li facevo ridere. Sono stato un Campione di Coraggio quando ho aperto il tuo armadio per mettere via il piumone e dentro c’erano tutte le Tue camicette. Tutte comprate dopo l’operazione per mettere in sicurezza il cuoricino. Tutte lì ferme stirate pronte in attesa di chi? Di cosa? Le bestemmie che ho tirato Papo… a denti stretti perché c’erano in casa i bambini… le bestemmie verso quel nulla cosmico, inesistente ed iniquo che chiamiamo Dio. Quante gliene dico a quel porco bastardo. Ogni volta che ti vedo e ti penso da prima mi carezza uno stato di grazia per quanto sei Bello, Prezioso ed Importante, poi sono bestemmie per la tua assenza. Io non ci voglio credere a Dio. Io non posso credere che una Coscienza, Volontà Creatrice imponga tutto questo Dolore ad una madre e ad un padre. Preferisco credere ad un Senso, se pure stronzo, ingiusto, folle, pazzesco e disumano volto ad una volontà di Miglioramento ed Evoluzione dell’Anima che si persegue solo grazie al più Fottuto Dolore, alla fatica e alla sconfitta perché a vincere facile non è mai progredito nessuno. Tante Anime Evolute creano una realtà che ha del Divino. Io credo negli Uomini, credo nelle Anime, Credo solo in Te Papo! Ogni tanto gli dico pure un “Padre nostro” a quell’insolente barbuto che si nasconde per mari, per monti e per le galassie. Quante botte gli darò se mai lo incontrerò. Insomma Papo sono stato così Bravo che me la sono gestita con la mia rabbia ed i miei deliri ed ho fatto altro, sono stato serenamente coi bambini. Mi sono protetto e difeso alla grande per due giorni interi ma verso sera sono crollato, un pianto che non voleva più smettere. Un pianto che voleva buttare fuori tutto, ancora, per l’ennesima volta. Un pianto che non cessava più e poteva sfogarsi perché Totta era giù a giocare. Le lacrime agli occhi, la commozione, lo sconforto mi prendono tutti i giorni, più volte al giorno ma tra il lavoro, Totta e Mamma trovo sempre il modo di non lasciargli il fianco. Invece domenica sera mi ci sono potuto abbandonare ed ho pianto tutte quelle che avevo da piangere. Perché Totta la portiamo a nuoto, a cavallo, a ginnastica artistica e Te no? Perché Te devo guardarti in foto, nei video, nei ricordi, nei sogni, nei segnali e nelle coincidenze? Perché!!? E giù a piangere ininterrottamente per mezz’ora. Perché? Che si sommano ad altri “Perché?” assenze che si aggiungono ad altre mancanze. Dubbi che dilaniano, orizzonti che non si scorgono. Perché…!!? Non mi vuoi così, me lo ha ricordato Mamma abbracciandomi. Vuoi che io sia quello che fa ridere, scrive battute, dice cazzate, canta canzoni; vuoi che io sia quello che si realizza come operaio e missionario dell’Esigenza di Esprimersi attraverso l’Arte; vuoi che io sia quello che trova il modo per stare bene e tutto vale senza falsa etica e finta morale; vuoi che io sia quello racconta la nostra Storia d’Amore fuori dall’ordinario; vuoi che io sia quello che dice che la morte non esiste perché me lo fai vedere ogni giorno; vuoi semplicemente io sia Io. Faccio una fatica assurda senza Te e con tutto il casino indecifrabile che ho intorno ma in questo anno con Te Grande ho realizzato dei numeri disumani per chi sta da questa parte dell’Infinito. Non sono da solo ad aver scritto 328 Lettere, ad essere in tutte le librerie d’Italia con “La Rivoluzione d’Amore”, ad aver composto e musicato 11 canzoni che usciranno nel Tuo Disco. Purtroppo o per fortuna c’è chi nasce centravanti, chi fantasista, chi mediano e chi difensore, la vera giusta misura è vivere in armonia con la propria Natura Intima, la conosco da sempre e non l’ho mai perseguita a fondo perché dovevo essere Figlio e poi Padre. La Tua Natura Intima è sempre stata Lampante! Un Piccolo Genio venuto da ‘ste parti per stravolgere la realtà.

Poi è tornata su Totta e mi sono dato un tono, Mamma è uscita, aveva una cena con qualche amico. Totta da quest’estate quando le avevo raccontato del “Ponte” mi chiede se può venire anche lei a parlare con quella ragazza che “Parla con i morti” la definisce così Lei. Le ho detto che ero stato da Sonia, il “Ponte”, la settimana scorsa, che stai Bene, sei Forte e ti Diverti. Hai sempre la Tua Personalità e il Tuo Carattere. Hai un sacco di cose da fare, sei indaffarato come sempre e non ti annoi mai. Con tutta calma ci aspetti, ci incontreremo e abbracceremo nuovamente perché la morte non esiste veramente. Ogni volta che Lei ha desiderio e bisogno di pensarti deve farlo con un sorriso perché Tu puoi aiutarla. Ci siamo sorrisi e abbracciati, ci siamo scaldati la pizza e ce la siamo mangiate sul divano guardando Masterchef, così come piace tanto a voi Due! Tutto è ritornato nella sua Armonia, due fratelli, uno di qua ed uno di là dall’Infinito che insieme sono Famiglia.

Mi torna in mente questo pensiero che appuntai qualche anno fa:

“La tua capacità di reagire in modo composto, senza aggravare la situazione, qualsiasi cosa ti succeda, avrà un riscontro sulla tua vita e nelle tue faccende proporzionale al senso di colpa che altrimenti ti porteresti dentro verso chi hai davanti ed alla fiducia ed al rispetto che costui ti riconoscerà. Fanne Tesoro Andrea!”. Provo a farne Tesoro Papo, devo imparare a trattarmi bene, a non dipendere dagli umori e dalla volontà degli altri, vivo solo con e per me stesso. Non è egoismo, è sopravvivenza. E’ che se stai di merda agli altri dai quello che sei e come ti senti.

 

Ciao Papo, da Bambino è semplice, come pane e salame!

Papà

19 settembre 2017

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15 settembre 2017

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14 settembre 2017

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12 settembre 2017

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11 settembre 2017

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1 settembre 2017

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27 agosto 2017

Lettera 313

Casa     Ciao Papo, siamo a casa. Casa è sempre al suo posto che ti aspetta. Casa è stata anche da Genny&Gippy, Nives&Gerardo, Sonia&Biagio. Casa è dove ti senti e dove ti trattano come fossi a casa. Casa sono Carloggera e Leonacchio in ‘sta foto che mi hanno fatto […]