Per scrivere la più bella poesia del mondo devo togliere le mie dita,
aprire la finestra e consentire all’aria di respirare,
levare tutto il mio e pure tutto il Tuo,
dire alla paura di lasciar la casa sfitta,
liberare la corsa della matita, della biro o di quel che sia,
ricordare colori e sapori,
girare in tondo a quant’è bello o fa schifo ‘sto mondo.
La più bella poesia del mondo la scrive il Tuo imperfetto ovale.
La più bella poesia del mondo non si scrive ma si ascolta.
La più bella poesia del mondo è sempre la prima volta.
La più bella poesia del mondo non è alle Tue spalle
e manco il giorno dopo,
è il sapore che mi lascio regalare da questo stesso momento.
La più bella poesia del mondo è un piccolo fiore che cresce nonostante il buio della notte.
La più bella poesia del mondo sta nel non senso che ha scriverla e nella necessità di esprimerla.

Annoiato alla Tua scrivania a fare i compiti di matematica,
anche così Tu per me hai scritto la più bella Poesia del mondo che non è un’istante d’emozione, intuizione che rapisce ma anni di vissuto che Nutrono. Grazie Papo!
Papà