“La poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve”

 

Ciao Papo,
s’è fatta sera. Avevo iniziato a scriverti stamattina alle 5.00. Riesco a trovare il tempo per stare totalmente da soli solo adesso… giornate di bombardamento di notifiche, messaggi a raffica e foto a valanga, 600 foto in 5 giorni e non ci fermiamo! Lunedì parte comunicato stampa a giornali e radio. Siamo solo all’inizio del casino d’Amore che hai scatenato. Papo, le conosci tutte le persone in foto? Hai visto le loro facce? Hai visto i loro occhi? Gente che ci ha scritto dall’America, dal Perù, dall’Australia e dalla svizzera. Gente di tutti i dove, come, quando.
Oggi Zamo Roberto e la sua famiglia mi hanno adottato tutto il giorno ed abbiamo dato una gran botta al blog. Abbiamo creato due sezioni importanti del blog:

http://www.paposuperhero.com/…/i-viaggi-di-doc-iacopo-e-de…/
I viaggi di Doc Iacopo e del cammello con le corna

http://www.paposuperhero.com/…/testimo…//site/testimonianze/
Testimonianze, messaggi di amicizia, immagini, sensazioni che l’amore ha portato…

Manca ancora qualche dettaglio. Mancano alcuni risvolti e percorsi che le storie della nostra famiglia stanno attraversando per trasformare il dolore in amore, per provare a ritrovare la serenità e non il meno peggio. Stamattina ho svalvolato da capo in chat… con persone cui dovrei pagare uno stipendio e che invece mi Regalano il loro Incondizionato Amore e la loro Perizia Professionale. Sono testimonianza vivente che l’Amore esiste ed è la più Grande Forza propulsiva che c’è ma spesso dolore e paura lo costringono in un angolo e lo martellano ai fianchi senza dagli tregua e scampo. La mia via di fuga sei sempre tu Papo! Anche quando ci mettevi in riga:

La mamma: ”Papo metti via subito che mi sono fatta un culo così!”.
Tu Papo: ”Mamma, sarà ma a me sembra ancora magro…”.

19.45, dopo una lunga giornata di lavoro apro la porta di casa, bimbi e cane mi corrono incontro, bacio e carezzo tutti e Papo sa come regalarmi tutto il calore di cui ho bisogno: “Che schifo pá! Hai l’alito come quello di Luna…”.

Sono giorni in cui si lavora durissimo e si dorme pochissimo, giorni in cui ci si deve rimboccare le maniche e darsi tanto da fare, ciò nonostante imbattendomi ogni minuto nelle nostre cose, nei nostri ricordi, nelle nostre battute, nelle nostre facce ed in quelle di chi ci segue vengo avvolto da tutta la poesia che la nostra storia trasuda. Un brano tratto da un romanzo brasiliano dice: “…di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando, la certezza che abbiamo bisogno di continuare, la certezza che saremo interrotti prima di finire”. Noi, tu Papo, sei stato interrotto prima della fine? Io ribadisco che il tuo percorso terreno è stato compiuto e vissuto pienamente. Certo troppo breve ma dare una ragione alla tua assenza fisica è compito nostro. Tu il tuo Senso ed il Succo delle vita lo hai espresso, vissuto, strizzato e goduto fino in fondo, fino al tuo ultimo secondo di permanenza da ‘ste parti. Il mio senso è quello di portare a compimento ciò che tu, il mio bimbo, non hai potuto terminare: le tue canzoni, i tuoi libri di battute. Il senso di tutta questa storia è l’Amorevole condivisione della gente che ci finisce dentro. L’Affetto e la Partecipazione che le viene spontaneo esprimere. Non per pietà, non per carità ma perché tu Papo sei troppo Figo e Contagioso. Perché Totta, la mamma ed io non siamo soli e tristi a sbattere la testa contro il muro nonostante ciò che ci è successo, ben oltre il tutto, onoriamo ogni giorno il Dono della vita.
In un bellissimo film di Massimo Troisi lui interpreta Mario, il postino che porta le lettere al grande poeta Pablo Neruda. Ad un certo punto del film Il postino dice al poeta: “La poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve”. Sono spaesato da questo turbine di notifiche, messaggi, richieste e affetto. Mi spiazzano perché portano sì verso la pubblicazione dei tuoi libri Papo ma sono molto di più, sono l’Amore incontrollabile che ti travolge e all’Amore non si comanda, si manifesta Gioso e Prepotente. Non ti prende la mano e t’accompagna ma ti solleva di peso e ti libera nell’aria e dove ti porta lo sa solo lui e forse nemmeno lui. Ognuno ci sta mettendo del proprio e ci vede del suo in questa storia che va ben oltre la pubblicazione dei libri, dell’album musicale e del soggetto del film per Hollywood. La poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve e a noi tutti Papo serve tutta la tua Poesia per prenderci ognuno il pezzo che ci serve.

Alla prossima volta Papo!
Papà

3 dicembre 2016

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