Soffia il Saggio 

 

 

Ciao Papo,
ieri ti raccontavo del Randagio, che vaga per le nostre Lettere, oggi torna ad attraversarle il Saggio.
Il Saggio sa che la mia vita dal Tuo concepimento per undici anni è stata questa Meraviglia:
 
“Papà mi hanno dato da fare i compiti”. Ti rispondo: “Ah, bene! E cosa devi fare?”. Tu perentorio: “E non lo so! Boh…”. Ti chiedo: “Beh, ma ti hanno dato i compiti a sorpresa!!? Ti avranno detto cosa devi fare?”. Tu: “No! Non me lo hanno detto!”. Provo a spiegarti: “Come no!!? E cosa facciamo!!? Un disegno? Compiliamo la tabellina del 14? Scriviamo una lettera minatoria alla maestra!!?”. Tu serissimo: “Mi hanno dato da fare i compiti. Ma non mi hanno detto cosa!”.
Voyager Giacobbo, Mistero Italia 1 e CSI sono già stati allertati per risolvere il caso!
 
Domenica mattina, appena consumata la colazione, Tu Papo perplesso come se ci avessi pensato tutta la notte mi domandi: “Papà quanto fa sette miliardi per venti?”. Io: “Papo scomponiamo i numeri e rendiamo facile l’operazione”. Tu: “7×2=14, 14×10=140, 140 con quanti zeri a seguire?”. Io: “Fa cento quaranta miliardi”. Tu sornione: “Ecco Pá nel mondo ci sono cento quaranta miliardi di dita!”.
È da ieri che mi domando se Tu sia stato ingaggiato dall’Associazione Mondiale Estetisti per fare uno studio di settore o se fossi semplicemente sotto l’effetto di latte di riso, cracker, prosciutto e dentifricio…
 
Già allora di tanto in tanto faceva capolino dalle nostre parti il Saggio. Papo, in quante Persone e quante Anime vaga il Saggio? “Usa la vita!”, “Dentro la paura, fuori l’Avventura!”, “Noi… siamo in cerca di Coraggio per un nuovo viaggio!” l’uomo che Sente ti ha definito: “Un’Anima Antica in viaggio da secoli” Papo, quante volte ti ha abitato dentro il Saggio?
Perché proprio ieri notte che mi servivano ed erano i miei pensieri il Saggio mi ha Regalato tutte queste?
 
“Nulla è più pericoloso per l’anima che occuparsi continuamente della propria insoddisfazione e debolezza”.
(Il Saggio, che passava dentro Herman Hesse).
 
Certo che ti farò del male.
Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
(Antoine de Saint-Exupéry, il Saggio che ha lasciato fluisse Il Piccolo Principe).
 
Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.
(Il Saggio dentro al Compagno di sbronze Charles Bukowski).
 
Loena de picch, Loena de coer
Loena che segna i cart e poe messéda el mazz
Loena redunda, Loena pelanda
Loena che sculta tucc e parla cun nissoen
Loena che sculta tucc e parla cun nissoen. (Dialetto laghé).
Luna di picche, Luna di cuori
Luna che segna le carte e poi mescola il mazzo
Luna rotonda, Luna puttana
Luna che ascolta tutti e non parla con nessuno
Luna che ascolta tutti e non parla con nessuno.
(Il Saggio, che ‘sto giro carezzava Davide Van De Sfroos).
 
Papo, io cosa ci sto capendo di ‘sto Percorso che mi impone d’Ascoltare in Silenzio il Saggio?
Capisco che se la vera forza è nel bambù che si lascia investire liberamente dal vento, e lungi dal resistergli si piega, perché ciò che si piega è molto più difficile a spezzarsi; se la tenacia è nella goccia che scava la roccia; allora la felicità sta nell’accogliere e saper vivere in quella fitta sfumatura di grigi che va dal bianco al nero, li sfuma e sfoglia uno alla volta, si bea della loro purezza, li prende in giro per la loro fragile perfezione, e poi li unisce in un unico indefinito colore che non puzza di sporco ma Profuma di vita, vera.
Papo, questa foto è di sabato mattina scorso, un minuto dopo il Silenzio. Due Angeli, due Piume, due Anime, c’è qualcuno che gioca con i nostri destini o sono sono Persone ed Anime a Scegliere?
 
Quanto s’è messa a soffiare forte ‘sta vita, arrivederci Bel Muso!
Papà

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