Us

 

 
Lettera 503
 
Ciao Papo,
sulle antine di casa Nostra posa coricata quella rosa rossa. Sulla Tua scrivania piegato così come è arrivato giace quel biglietto. Quello stesso giorno Zio Frenk mi regala il nuovo disco di James Bay che per le Strambe Leggi del Caso esce proprio il 18 maggio, mio compleanno. Da un mese e mezzo in auto lo ascolto abbastanza distrattamente, Noi Viviamo in “Running” e in “Hold back the river” sempre di James Bay, non ho mai smesso di ascoltarle, sono la colonna sonora di ogni mio viaggio, corsa e passaggio. Ieri mattina porto Totta al centro estivo e mi chiede come è questo nuovo disco di James Bay, le faccio ascoltare la traccia 5 che è la mia preferita. Mi accorgo solo in quel momento, dopo un mese e mezzo, che s’intitola “Us”. Papo, questo è il testo di “Noi”:
 
“A volte perdo
A volte sono al verde
Perché a volte questa città non è altro che fumo
C’è un segreto?
C’è un codice?
Possiamo migliorare le cose?
Perché sto perdendo la speranza
Dimmi come devo comportarmi
Dimmi come inspirare e non sentirmi ferito
Dimmi come, perché credo in qualcosa
Io credo in noi
Dopo le macerie
Dopo la polvere
Sento ancora l’ululato, sento ancora il brivido
Oltre le rivolte, soprattutto il rumore
E attraverso tutta la preoccupazione, sento ancora la tua voce]
Allora come devo comportarmi
Dimmi come inspirare e non sentirmi ferito
Dimmi come, perché credo in qualcosa
Io credo in noi
Dimmi che quando la luce si spegnerà
Che anche al buio troveremo via d’uscita
Dimmelo adesso, perché credo in qualcosa
Io credo in noi”.
 
Ascolto il Canto del Caso che continua a farmi tuonare nell’Anima Noi e tutto il Nostro Universo. “Noi” siamo una Sola Cosa, lo sanno, lo capiscono e lo Sentono Tutti da questa e da quella parte dell’Infinito.
Papà Cappero Furioso

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