La dannazione della cacca

Ciao Papo,
ieri ti ho detto che oggi ti avrei parlato del tuo rapporto a dir poco viscerale con la cacca. Con la mamma e Totta ci sono venuti in mente:

Una delle prime parole che hai detto dopo “Mamma”, in principio fu la cacca…
Papo: “Mamma”.
Mamma: “Sì amore?”.
Papo: “Un mimo mmh”.
Mamma: “Cosa amore?”.
Papo: “Mamma!”.
Mamma: “Sì gioia?”.
Papo: “Mi mi mi uhu”.
Mamma: “Amore, non capisco…”.
Papo: “Mamma!”.
Mamma: ”Dimmi amore!”.
Papo: “A mi mi oh ne na”.
Mamma: “Gioia ma che dici?”.
Papo: “Mamma!”.
Mamma: “Sulla prima ci siamo, ma la seconda qual è?”.
Papo: “Brum Brum cacca!”.

Come titolo del tuo libro di battute avevamo poi scelto: “Mamma ho fatto la cacca dura come gli zoccoli di uno gnu!”.

Il wc e la fiducia
Maestra: “Andiamo a fare pipì?”.
Papo: “No, io la faccio solo quando mi arriva fino a qui”, indicandosi sopra la testa con la manina.
Dopo un paio d’ore, la maestra: “Ora andiamo a fare pipì?”
Papo: “Va bene… Ma io non mi fido!”
Maestra: “Come non ti fidi?! Non ti fidi di me?”
Papo: “No, non mi fido del water! È diverso da quello di casa mia…”.

Alla fine dell’ultimo giorno di materna nella giornata di prova alle elementari di sei cagato addosso perché non volevi andare nei bagni della scuola.

Durante il ricovero a Niguarda, per la sincope a scuola di novembre 2014, c’era gente a trovarti, ti scappava la cacca, non sei potuto andare immediatamente in bagno ed il battito ti è schizzato a mille con grande spavento della mamma.
Erano avvisaglie? Coincidenze significative? Avremmo dovuto capire qualcosa? Abbiamo sempre avuto gli occhi vigili come fanali nella notte, tentando sempre di non farti pesare nessuna situazione…
E poi quest’estate sei morto per una cagata. Viene da chiosare il discorso con un: “Insomma una vita di merda…”. Stai ridendo Papo? Ci hai insegnato a ridere ed essere Leggeri davanti a tutto perché forse è proprio vero che la morte è solo una porta verso qualcosa d’altro. Ma noi siamo rimasti di qua, testone che non sei altro, potevi andare nel bagno del bar del campeggio ed invece hai preso su la tua bicicletta, sei venuto su da quella maledetta salitella, ci siamo guardati per l’ultima volta, mi hai sorriso e mi hai detto: “Papà, mi scappa la cacca!”. Le tue ultime parole, l’ultimo sguardo, l’ultimo sorriso, poi la nostra corsa disperata a chiedere aiuto, l’interminabile massaggio cardiaco, la guerra del Vietnam, lo sbarco in Normandia, Nassiria, i bombardamenti in Siria, gli attentati di Parigi e il terremoto nelle Marche tutti scatenati sul tuo bellissimo corpicino di scricciolo e nei nostri occhi, nelle nostre menti e nei nostri cuori. Ha ragione la mamma, come al solito, come sempre, tu non eri più dentro il tuo delizioso involucro terreno, eri a correre libero altrove, a mangiare tutti i funghi e tutte le lasagne che ti desideravano, a guardare ore ed ore di film violenti pieni di parolacce, uno dopo l’altro “Una notte da Leoni” il primo, il secondo ed il terzo e “Deadpool” come gran finale! Non è una magra consolazione, è la nostra Verità, Papo. È ciò che ci fa andare avanti. I tuoi Meravigliosi dieci anni di Vita. La tua Bellezza, la tua Spensieratezza, la tua Allegria, la tua Strafottenza, la tua Sagacia e la tua Ironia. Hanno vinto su tutto e tutti! Ti hanno reso Eterno alla faccia di quel cazzo di cuore che ha deciso di fermarsi per sempre. Sono stati, sono e saranno il Leggero Insegnamento e il Nutrimento di ogni nostra giornata.
La Fede non sa spiegare la scienza. La Scienza non sa spiegare la fede. La Natura tutto sa ma né prega né raccoglie ed analizza dati, solo Vive. Quel che a noi resta di certo è che Meraviglia e Mistero della Vita e della Morte vanno affrontati col sorriso.

Ciao Adorabile SuperEroe! Grazie di Tutto!
Papà

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